Escursionista stanco chiama i soccorsi e viene salvato, ma il "conto" è salato: 7.500 euro

Mercoledì 14 Luglio 2021 di Lauredana Marsiglia
Il Soccorso Alpino di Cortina il salita sulla Tofana
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CORTINA D’AMPEZZO - Un altro intervento in montagna per recuperare escursionisti impreparati ad affrontare fatica e imprevisti. È accaduto in Tofana dove un tedesco 56enne, F. S., è stato salvato ieri mattina - 13 luglio - all’alba da una squadra del Soccorso Alpino di Cortina salita a piedi. La sera prima l’elicottero del Suem aveva tentato più avvicinamenti, vanificati però dalle nubi basse. L’uomo ha dovuto così passare la notte in quota. Lo hanno ritrovato ieri mattina sano e salvo. Ma la storia non finisce certo qui, perché il conto del recupero è già stato staccato e sarà recapitato all’incauto turista.
Muovere un elicottero, secondo i tariffari della Regione Veneto, costa 92 euro al minuto che moltiplicati per una media stimata di circa 57 minuti ad intervento, fa salire il conteggio ad oltre 5mila euro. In caso di salvataggio di soggetti illesi scatta infatti la tariffazione massima, con una quota limite di 7.500 euro. Un modo per scoraggiare le imprudenze che spesso costano anche la vita non solo di chi chiede aiuto, ma anche dei soccorritori.

Il 56enne era rimasto bloccato in cima alla Tofana di Mezzo, dopo essere salito dalla Ferrata di Punta Anna. La stanchezza lo aveva fiaccato, obbligandolo a fermarsi. Scattato l’allarme attorno alle 18 di martedì, dopo i tentativi di avvicinamento in serata da parte dell’elisoccorso di Pieve di Cadore vanificati dalle nubi basse, in contatto telefonico con il Soccorso alpino di Cortina, l’uomo, che non aveva problemi, ha passato la notte nel bivacco dell’arrivo della funivia, d’accordo che la mattina dopo alle 6 avrebbe valutato se sarebbe stato in grado di scendere autonomamente. 
All’alba di ieri l’escursionista ha fatto sapere che non se la sentiva di muoversi da solo. Purtroppo le forti raffiche di vento e la chiusura repentina delle nuvole non hanno permesso il recupero da parte dell’elicottero dell’Air service center, convenzionato con il Soccorso alpino e pronto alle 6.40 per l’eventuale intervento. Visto il maltempo in arrivo, l’elicottero ha quindi imbarcato due soccorritori per lasciarli più in alto possibile, all’altezza del laghetto sopra il Rifugio Giussani. 
La squadra è risalita per alcune centinaia di metri di dislivello a piedi ed è arrivata al bivacco. Escludendo la discesa dal versante a nord per la presenza della neve, con il timore del temporale sempre più vicino, i soccorritori hanno intrapreso assieme all’uomo la Ferrata Olivieri al contrario, sono arrivati al Bus de Tofana per poi proseguire lungo il ghiaione e incamminarsi verso il rifugio Dibona dove un terzo soccorritore è andato a prenderli con la jeep. 
 

Ultimo aggiornamento: 16 Luglio, 08:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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