Siccità, il Veneto brucia. Zaia: stato di crisi a Longarone. Nube di fumo sulla valle del Piave: guarda il video in time lapse

Giovedì 24 Marzo 2022
L'incendio a Fortogna
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Nelle ultime settimane, in Veneto si sono moltiplicati gli incendi: da Treviso a Belluno, da Verona a Venezia a Vicenza. In particolare, da domenica scorsa si sono sviluppati e intensificati nella regione diversi roghi quasi tutti efficacemente presi in carico, domati e spenti: all’appello manca solamente l’incendio di Fortogna, a Longarone, nel Bellunese, dove sono già intervenuti, nelle ore scorse, due elicotteri della Regione e due Canadair. 

Zaia: stato di crisi 

Il governatore Luca Zaia, ha dichiarato lo stato di crisi avente per oggetto "Incendi boschivi sovrastanti l’abitato di Fortogna e Igne-Soffranco in comune di Longarone".

A causa del rogo è stata chiusa una stazione ferroviaria (Ponte delle Alpi) e bloccate 3 linee dell’alta tensione per lo spegnimento in sicurezza. «Personalmente e con tutte le strutture della Protezione Civile regionale – informa Zaia – stiamo monitorando da giorni la situazione, che riguarda più province del Veneto. Siamo già intervenuti tempestivamente in varie situazioni per assicurare il ritorno alla normalità. Stiamo inoltre tenendo sotto stretta osservazione la qualità dell'aria»

L'incontro

Grazie al miglioramento del vento e delle condizioni meteo, si è riusciti a far intervenire un elicottero Erickson per domare l’incendio e l’Arpav ha intensificato le attività di monitoraggio sulla qualità dell’aria del bellunese e del trevigiano. L’Ulss nel frattempo raccomanda alla popolazione di limitare le attività all’aperto. Stasera, giovedì 24 marzo, per fare il punto della situazione e decidere come agire, la Protezione Civile della Regione del Veneto terrà un incontro tecnico multidisciplinare a Longarone insieme a vari soggetti coinvolti.

Gli ultimi incendi

Ecco un bilancio di alcuni degli ultimi incendi boschivi efficacemente spenti: domenica scorsa è scoppiato un incendio boschivo in comune di Borso del Grappa, nel trevigiano, dove sono intervenuti i volontari della Protezione Civile Antincendio boschivo, coi pompieri, guidati dal Direttore delle Operazioni di Spegnimento della Regione Veneto. In loco anche l'elicottero della Protezione Civile del Veneto. Successivamente è scoppiato un incendio a Marano di Valpolicella, nel Veronese, un altro a Vedelago, in provincia di Treviso, sulle sorgenti del Sile, dove il fuoco si era esteso in maniera aggressiva, ma che poi è stato domato. Un altro si è acceso a Cappella Maggiore (Treviso) e nel comune di Erbezzo (Verona): entrambi spenti e bonificati. Un incendio anche a Sovramonte (Belluno): intervenuti sul posto, con successo, i Vigili del fuoco e i volontari Ana (Associazione Nazionale Alpini) della Protezione Civile di Feltre. Un incendio in località Stoccaredo a Gallio (Vicenza): attivati volontari protezione civile antincendio boschivo di Lugo e Enego ed è intervenuto anche l’elicottero della Protezione Civile della Regione. Le aree interessate dagli incendi, dopo lo spegnimento, sono state bonificate anche con l’ausilio di una squadra di operai forestali della Regione. Un incendio a Pederobba, località Onigo (Treviso), presso l’agriturismo Col Maor: anche questo spento e bonificato. Un altro incendio, sempre poi domato, ad Affi, località Eremo San fermo (Verona). In Val di Zoldo, nel bellunese, un incendio che poi si è riattivato. E, sempre nel bellunese, un altro è scoppiato a Soffranco, addirittura nei pressi di abitazione con residenti. Sempre in loco i volontari della Protezione Civile e i Vigili del fuoco. Nelle ultime ore è scoppiato anche un incendio boschivo presso il comune di Piovene Rocchette, località all'Angelo Monte Summano, nel Vicentino, e a Vestenanova, nel veronese, con una intensa attività di incendio sotterraneo per cui si è rilevata necessaria un’azione di bagnatura soprattutto lungo i margini, anche con intervento dell’elicottero della Regione che ha effettuato numerosi lanci.

Nelle ultime settimane il problema degli incendi boschivi si è intensificato, ma vanno evidenziati due aspetti: il primo che anche gli incendi più grossi sono stati immediatamente presi in carico e spenti, il secondo che questo risultato è dettato da un Piano, che è stato redatto a livello regionale sulla gestione degli incendi, e che ha permesso, proprio negli ultimi anni, di ridurre del 50 per cento il pericolo di incendi boschivi. Questo non significa che si è risolto il problema (si guardi, appunto, le ultime settimane) ma è indubbio ed evidente e si può toccare con mano che il problema è continuamente attenzionato dalla Regione del Veneto e che, su questo fronte, non si abbassa mai la guardia.

Il fumo sulla valle del Piave

Una grossa nuvola di fumo, intanto, grava da ieri sera sulla zona di Longarone e nella valle del Piave, a causa di incendi boschivi, favoriti dalla forte siccità, sviluppatisi sulle montagne che sovrastano gli abitati di Fortogna e Soffranco, a ridosso della statale 51 di Alemagna. L'Ulss 1 Dolomiti e Arpav raccomandano di evitare attività all'aperto, specie per i bambini, data la pessima qualità dell'aria. Per coloro che devono eseguire attività all'aperto si raccomanda l'utilizzo della mascherina Ffp2, anche se fine giornata il fumo potrebbe diluirsi in atmosfera. Sono molte le squadre dei vigili del fuoco e dei volontari della Protezione Civile impegnate nello spegnimento e nel controllo dei roghi. a cui oggi si sono aggiunti due Canadair ed un elicottero. 

GUARDA IL VIDEO DELL'INCENDIO DI LONGARONE IN TIME LAPSE

 
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Ultimo aggiornamento: 26 Marzo, 08:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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