Sottoguda, i Serrai restano chiusi. Procedono i lavori nella gola devastata da Vaia

Gli operatori turistici sono preoccupati perché si tratta di una delle maggiori attrazioni

Martedì 30 Maggio 2023 di Dario Fontanive
La strada dei Serrai

ROCCA PIETORE (BELLUNO) -  Nessuno azzarda date di possibili aperture dei Serrai di Sottoguda, la spettacolare forra devastata da Vaia, ma i lavori di sistemazione procedono spediti: la settimana scorsa sono arrivati in sopralluogo i responsabili di "Veneto Acque" per valutare lo stato di avanzamento del cantiere.

Per quanto tutto prosegua a pieno regime, pare tuttavia difficile che già quest'estate la gola possa riaprire ai turisti.

Un cantiere complicato

Le condizioni erano difficili anche in questi mesi: il meteo non ha aiutato più di tanto, ha sempre piovuto e in quei luoghi impervi lavorare non è sempre facile. I soldi stanziati per sistemare il sito di estremo valore paesaggistico e ambientale sono molti, tredici milioni di euro arrivati dalla Regione e gestiti da Veneto Acque, forse il cantiere che ha richiesto più risorse economiche di tutti quelli aperti per sistemare i danni di Vaia o mettere in sicurezza il territorio.

Il cantiere già in avvio aveva prospettato complicazioni, sia per la zona stretta e scoscesa in cui dovevano operare gli addetti, sia per le condizioni climatiche: l'ombra impedisce alla neve di sciogliersi, i mesi a disposizione per muoversi agevolmente sono davvero pochi in un anno. A queste difficoltà oggettive fanno da contraltare gli operatori turistici che spingono perché si faccia presto: i Serrai sono una risorsa del territorio e una attrazione di primaria importanza. Chiusi quelli, tutto si ferma e dopo le stagioni di Covid, la ripresa quassù va ancora al rallentatore.

I precedenti

Con questo in corso, sono quattro gli anni che Rocca, ma anche l'intero Agordino, ha dovuto fare a meno dei Serrai. Un vuoto che ha messo e continua a mettere a dura prova chi di turismo vive. Come se non bastasse, la catastrofe provocata dal distacco di un pezzo di ghiacciaio in Marmolada ha finito per tenere ancora distanti i visitatori da queste vallate.

Lo scorso anno gli operatori della val Pettorina hanno scritto al presidente Luca Zaia una lettera accorata perché intervenisse ad accelerare i lavori per ridare al più presto la forra dei Serrai ai visitatori. Il rischio era che il cantiere potesse essere rallentato da ostacoli non direttamente connessi all'esecuzione delle opere previste. Ci sarà ancora da attendere, di apertura per l'estate non se ne parla, qualcuno butta lì i primi mesi dell'autunno. Intanto si continua a lavorare. 

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