Serrai, a dieci mesi da Vaia cominciano i lavori a Sottoguda

Mercoledì 28 Agosto 2019 di Dario Fontanive
Delimitato il cantiere per la sistemazione dei Serrai di Sottoguda
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ROCCA PIETORE
Dieci mesi precisi: 28 ottobre, 28 agosto. Un furgoncino, le reti che delimitano il cantiere e le transenne. Dieci mesi dopo il dramma a Sottoguda si fanno largo la speranza e l’ottimismo.
Il cantiere più atteso del post Vaia è partito. Quello relativo alla sistemazione dei Serrai di Sottoguda che sono stati il simbolo della grande distruzione della tempesta Vaia abbattutasi nell’autunno scorso con violenza inaudita sui comuni dell’ Agordino. L’impresa “Dolomiti Rocce” ha provveduto a delimitare il cantiere e nei prossimi giorni inizierà i lavori del primo stralcio per la messa in sicurezza e la successiva fase di sistemazione e di rinascita di questa forra dolomitica, tra le più belle in assoluto delle dolomiti e anche quella più devastata dalla furia delle acque del torrente Pettorina. 
 
IL PRIMO STEEP
« La buona notizia è che sono partiti i lavori ai Serrai di Sottoguda - spiega il sindaco Andrea De Bernardin - come era previsto e come era prevedibile che succedesse. Al di là delle preoccupazioni della popolazione che non vedeva nessun cantiere iniziare. Ora invece lo possono vedere con i propri occhi. A monte è necessario sottolineare c’e’ stato un grande lavoro burocratico di Veneto Acque che ha appaltato questo primo steep di lavori che consiste nella messa in sicurezza della forra dei Serrai. Quindi i lavori riguardano la messa in sicurezza delle pareti e ai bordi in alto con lavori di disgaggio e di rimozione delle piante pericolanti che prevede anche il taglio di piante che possono considerarsi pericolose, al fine che anche in futuro si possa stare tranquilli e avere questi versanti sucuri da ogni tipo di distacco che sia roccioso o di altro genere».
PERCORSO PEDONALE
Nel contempo che si effettueranno questi lavori di messa in sicurezza dei versanti ci sarà anche un’accelerazione su un piccolo percorso pedonale che si addentrerà per circa duecentocinquanta, trecento metri nella gola, fino all’altezza o appena dopo della grotta della Madonina, al fine di poter consentire alle persone di poter entrare nella parte iniziale dei Serrai attraverso questo percorso emozionale che propone da una angolatura diversa quello che è stata la forza della natura che si è sprigionata in questa gola che è stata la forra più devastata dalla tempesta Vaia. 
LAVORI NECESSARI
«Sono lavori questi che servono sia per poter iniziare anche a riproporre i Serrai sotto una veste turistica, ma questo è anche un intervento rivolto a sistemare e mettere in sicurezza l’abitato di Sottoguda dal punto di vista idraulico - spiega il primo cittadino De Bernardin - in quanto viene rimosso dall’alveo del Pettorina una importante quantità di detriti alluvionali che ne ha alzato in maniera consistente l’alveo di questo torrente».
FASE DUE
Successivamente a questo step si iniziarà anche la gara e la progettazione, oltre all’appalto dei lavori di quelli che saranno i veri e propri nuovi Serrai che saranno ancora più belli e accattivanti di prima. Ricordiamo che anche la Fondazione Unesco Dolomiti ha aperto una sottoscrizione per raccogliere fondi da destinare al recupero dei Serrai di Sottoguda ma non si tratta dell’unica iniziativa per far ripartire quel simbolo. I pullman di Dolomitibus, le innumerevoli azioni dei Comuni delle province limitrofe. Insomma, una gara di solidarietà vera e propria i cui risultati in queste ore si cominciano a vedere chiaramente.
Ultimo aggiornamento: 29 Agosto, 18:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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