Mattarella, visita lampo martedì per le vittime di maltempo e Vajont

Venerdì 8 Marzo 2019 di Andrea Zambenedetti
Sergio Mattarella
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BELLUNO - Tre giri di lancette e la visita del Capo dello Stato nel Bellunese apparterrà alla storia. I dettagli dell'arrivo del presidente Sergio Mattarella, martedì prossimo, sono stati definiti ieri in un incontro nel palazzo della prefettura. Top secret rimane più di un aspetto, come impongono le ragioni di sicurezza. Ciò che viene dato per certo è che il presidente si tratterrà una manciata di ore e non l'intera giornata. Nel primo pomeriggio lascerà quindi Belluno: se non saranno prese decisioni diverse già entro le 14 potrebbe essere diretto verso l'aereo che lo aspetta per riportarlo a Roma.
I LUOGHI Al momento è confermato il passaggio al cimitero del Vajont a Fortogna, in agenda per le 10,30. Qui incontrerà le famiglie delle vittime e i superstiti alla tragedia del 9 ottobre 1963. A quel punto è stato previsto un nuovo volo in elicottero verso i boschi azzerati dalla tempesta dello scorso ottobre. E poi c'è l'incontro al teatro comunale di Belluno (ore 12) con tutti gli amministratori e chi «si è sporcato mani e scarpe nell'emergenza». Sarà questo il momento centrale della giornata con gli interventi del sindaco di Belluno Jacopo Massaro, il suo collega di Longarone e presidente della Provincia Roberto Padrin e quello del governatore del Veneto Luca Zaia. Ancora da stabilire se ci sarà o meno il tempo per proiettare un video riassuntivo della tempesta Vaia.
IL BRIEFING Ieri mattina c'è stata la prima riunione operativa con il prefetto Francesco Esposito e il questore Lucio Aprile: un summit fiume. Ad essere trattate non solo le questioni tecniche e logistiche ma anche quelle più strettamente legate alla sicurezza. Durante l'incontro sono stati proiettati anche i filmati dei luoghi per le necessarie valutazioni da parte del cerimoniale del Quirinale che è arrivato a Belluno con una piccola delegazione. L'obiettivo è quello di far diventare l'arrivo della massima carica dello Stato un abbraccio tra comunità e istituzioni. La parola d'ordine è «sobrietà». 
LA SICUREZZA Il dispositivo sarà estremamente discreto e agile. Nessuna città blindata o deviazioni alla viabilità al momento sono previste. In provincia arriveranno comunque gli uomini che si occupano costantemente della sicurezza del Presidente. Le unità cinofile con i nuclei antisabotaggio, gli artificieri e i tiratori scelti, oltre al reparto mobile e al reparto prevenzione crimine. Avviato anche il monitoraggio delle fonti aperte e del web. La polizia sta già effettuando verifiche su alcuni post di minaccia apparsi in rete a corredo di articoli che annunciano la visita. «Lo portiamo sulla diga e lo buttiamo giù. Che ne dite?» E' uno dei messaggi comparsi sul social network Facebook che ora sarà vagliato dagli uomini della Digos. Parole che non sono passate inosservate a chi si deve occupare della sicurezza del Capo dello Stato.
LA LOGISTICA Il volo dell'Aeronautica militare atterrerà attorno alle undici all'aeroporto del 51esimo Stormo di Istrana, in provincia di Treviso. Senza lasciare la base militare il Presidente dovrebbe quindi trasbordare in un elicottero che lo porterà direttamente nel Bellunese. Aeroporto di Belluno o avio-superficie Malcom di Longarone: si tratta di uno dei dettagli che al momento non vengono resi noti. Riserbo anche sull'elicottero su cui volerà Mattarella. Probabile, tuttavia, che ad essere scelto sia quello del Comando unità per la tutela forestale dell'Arma dei Carabinieri. Tre ore dopo l'arrivo di Mattarella a Belluno sarà un ricordo. 
 
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