Carambola tra motociclisti davanti all'autovelox: la postazione crea lunghe code

Venerdì 20 Agosto 2021 di Davide Piol
La postazione dell'autovelox finita sotto accusa
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SELVA DI CADORE - All’inizio sembrava che ci fosse l’autovelox all’origine del tamponamento di ieri pomeriggio, a Selva di Cadore, dove due motociclisti sono finiti a terra e uno è stato portato in ospedale. Chiariamo subito: il rilevatore della velocità, posizionato dalla polizia locale, era stato segnalato. Quindi se l’apparecchio avesse avuto qualche ruolo nella dinamica dell’incidente, la colpa sarebbe stata comunque di chi era alla guida del mezzo. Nella prima ricostruzione del fatto, il motociclista, accortosi tardi dell’autovelox, aveva frenato all’improvviso non lasciando spazio di manovra a chi era dietro di lui e causando in questo modo il tamponamento. Ma non è stata questa la vera causa.
L’incidente è avvenuto verso le 10.30 tra una moto Yamaha, condotta da un 32enne originario di Catania, e una Suzuki alla cui guida c’era un 23enne veneziano. Sarebbe stato quest’ultimo a non accorgersi della frenata del 32enne e a tamponarlo. Ed è sempre lui che i soccorsi hanno trasportato all’ospedale con ferite lievi. 
Gli accertamenti sono stati svolti dai carabinieri che hanno collegato la frenata del primo motociclista a un rallentamento del traffico. Questo, in realtà, non elimina del tutto la prima ipotesi. Il rallentamento potrebbe esser stato causato proprio dall’autovelox che avrebbe dato il via, in questo modo, a un effetto domino. Tuttavia, le cause non spostano riguardo al fatto. E cioè che uno dei due ha frenano all’improvviso e l’altro gli è finito sopra. 
Di incidenti, ieri, ce ne sono stati in tutta la provincia. Oltre a quello a Selva di Cadore, c’è stato uno sconto auto-moto a Listolade (Taibon Agordino), un altro tra due auto alla Lidl di Sedico, e un ultimo che ha coinvolto una moto sulla strada statale 50, all’altezza di Santa Giustina. Per fortuna, nessun incidente ha avuto conseguenze gravi ma è stato un giovedì quasi da bollino nero. 
Non soltanto per i numerosi incidenti sulle arterie della provincia ma anche per il traffico intenso. A partire dalla mattina con code all’uscita dell’autostrada A27 e a Pian di Vedoia direzione Longarone. Alle 9.40 rallentamenti anche vicino alla galleria di Cencenighe, scendendo da Falcade, e un’ora dopo a Listolade dove l’incidente delle 12 ha reso necessaria l’istituzione del senso unico alternato. 
Sempre verso l’ora di pranzo traffico congestionato a Meano, Santa Giustina, per un altro incidente. I messaggi disperati degli automobilisti si sono accavallati, ancora una volta, nel gruppo Facebook “Info ss51 di Alemagna e strade delle dolomiti”. «Da Cadola a Longarone 45 minuti: uscita autostrada completamente ferma» ha scritto un utente verso le 12. Coda, alle 15, anche a Cortina d’Ampezzo verso Belluno. E alle 18.34 auto ferme sulla Feltrina tra le due rotonde di Fener e a Caprile. Insomma, una giornata da dimenticare. 
«C’è tanta gente incapace che guida a 40 chilometri all’ora – ha esclamato uno degli automobilisti rimasto bloccato nel traffico – ieri mattina alla 6 stavo andando ad Auronzo per il mercatino e c’era già colonna. Come se non bastasse, le macchine dietro, anziché sorpassare una alla volta, fanno da tappo. Così, esausto, sorpassi e per colpa di questi rischi di creare un incidente». Altri hanno dato la colpa ai turisti mordi e fuggi della montagna ma anche a quelli che hanno raggiunto le Dolomiti per Ferragosto e rivolgendosi ai residenti: «Tenete duro ancora qualche giorno». Il dito, infine, è stato puntato contro i cantieri sull’Alemagna: «Un altro buco nell’acqua che non risolverà niente». Parole, parole, parole e tanta attesa. 
 

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