Seggiovia addio: dieci euro per i seggiolini della Frassenè Malga Losch

Lunedì 22 Novembre 2021 di Dario Fontanive
I seggiolini di Frassenè in Agordino

VOLTAGO - Anche per la seggiovia Frassenè-Malga Losch, chiusa definitivamente nel 2011 e mai più aperta, sembra arrivato il momento dell’addio. Sembra certa la notizia che la società, titolare di questo impianto di risalita proceda alla bonifica e allo smantellamento del sito. E in questi giorni sui social sono apparsi gli annunci di vendita dei seggiolini, che rappresentano un pezzo di storia dell’Agordino. «La seggiovia di Frassené viene dismessa e sono in vendita i seggiolini, disponibili da subito fino ad esaurimento», scrive Carlo Monsone, che poi elenca i prezzi: si va dai 20 euro per il sedile completo, ai 10 per solo sedile o altrettanti per il gancio skilift.

E sotto il post si moltiplicano le richieste di persone interessate all’cquisto.


IL SINDACO
Il primo cittadino di Voltago, Giuseppe Schena, sottolinea: «Al momento non posso dire niente di preciso perché io di questa notizia sono a conoscenza solo in maniera ufficiosa. Spero che oggi mi arrivino in Municipio delle notizie ufficiali, ma al momento non saprei cosa altro dire se non che la competenza del Comune in questo caso riguarda solo la sicurezza dell’impianto, ovvero se le strutture ed in particolare la fune, sia posta in modo che non possa nuocere a nessuno in quanto questa attraversa anche un’area di passaggio. Per il resto la competenza è della società ed eventualmente della Provincia». 


IL PRIMO IMPIANTO IN AGORDINO
Sembra inverosimile eppure questo ridente paese posto ai piedi del Monte Agner e della “Croda Granda” era stata la prima località turistica nel comprensorio agordino ad avere un impianto di risalita invernale. Era il 1956 e nella vicina Cortina si svolgevano le olimpiadi e a Frassenè partiva uno dei primi impianti di risalita posti nelle Dolomiti bellunesi. Un primato dovuto allo sviluppo turistico che questo paese aveva avuto nel corso dei decenni precedenti, quando Frassenè era conosciuta nel circuito delle stazioni turistiche estive- invernali di allora con il titolo di “Piccola Cortina”. 


PICCOLA CORTINA
A Frassenè nei primi decenni del 900 e poi negli anni successivi erano sorti alberghi, pensioni per accogliere un settore di turismo particolarmente raffinato e signorile che si prestava a dare lustro a tutta l’economia turistica agordina. Qui, si ricorda come negli anni Trenta la stazione turistica di Frassenè era rinomata perché vi trascorrevano periodi di vacanza anche importanti gerarchi del partito Fascista che a quel tempo ricoprivano una grande importanza politica. La nota scrittrice agordina Carmela Ronchi così descriverà Frassenè Agordino nel 1937: «Ho sempre considerato Frassenè come uno tra i più bei posti dell’Agordino per la posizione, per il paesaggio, per il suo raccoglimento, per l’insieme che da gioia agli occhi e dolcezza all’anima….Villini civettuoli dai bei davanzali fioriti, sparsi sui colli, nelle conche, a valle; delizia degli occhi, serenità per lo spirito… alberghi comodi, preparati secondo le moderne esigenze, ospitali e sereni, non credi di essere in un luogo pubblico, ma in casa tua…».


LA FINE 
Proprio con lo smantellamento di questo impianto sciistico Fassenè-Malga Losch è necessario chiedersi tutto questo dove sia andato a finire considerato che di questo importante patrimonio turistico ed economico quasi nulla è rimasto a Frassenè se non un lontano ricordo dei fasti di un tempo, quando questo paese si era trasformato in una delle più importanti e apprezzate stazioni turistiche. 

Ultimo aggiornamento: 23 Novembre, 10:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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