Blocco degli aiuti per il trasporto pubblico, in arrivo un salasso per le famiglie: «La Provincia si attivi»

Domenica 28 Maggio 2023
Trasporto pubblico per gli studenti

BELLUNO - L'annuncio che dal prossimo anno scolastico il Fondo dei Comuni Confinanti (Fcc) non finanzierà più l'Investi Scuola (strumento che incideva soprattutto nell'abbattere i costi degli abbonamenti ai mezzi di trasporto per gli studenti), mette in crisi le terre alte: la denuncia arriva dal sindaco di Vigo di Cadore, Silvia Calligaro.

«SI SAPEVA DA TRE ANNI»
«Mi domando perché la Provincia si attivi solo adesso, quando a settembre inizierà il nuovo anno scolastico - afferma -: si sapeva, e lo ha dichiarato lo stesso presidente della Provincia, che l'intervento del Fcc era una specie di deroga, e pare fosse noto ormai da tre anni che questa sperimentazione si sarebbe dovuta concludere e che il Fondo non avrebbe più potuto finanziare questo strumento.

Un corretto agire amministrativo deve avere uno spettro di lungo periodo e per questo avrebbe imposto di pensare ad una strategia già tre anni fa; pensarci tre mesi prima non può certo portare a risposte utili e definitive».

«E LE TARIFFE AUMENTANO»
Da sindaco di confine che ben conosce le difficoltà nei collegamenti e delle famiglie di garantire un'adeguata istruzione continua: «Non critico la scelta di concentrare i poli scolastici, ma critico la risposta, o meglio la non risposta, della Provincia alle esigenze di famiglie e Comuni: se accentri a Belluno e Feltre gli istituti superiori, è chiaro che vanno aiutati i nuclei familiari che vivono nelle aree periferiche. Invece, con la sparizione o comunque la rimodulazione dell'Investi Scuola le nostre famiglie si vedranno aumentare a dismisura i costi degli abbonamenti, senza tener conto poi degli aumenti tariffari già annunciati dallo stesso presidente della Provincia; l'Isee, che sembra essere una possibile soluzione proposta da Palazzo Piloni, non è la strada corretta, perché non rispecchia la reale situazione economica familiare e perché non aiuta in maniera significativa chi abita lontano dai centri di istruzione. Mi auguro infine - conclude il sindaco di Vigo di Cadore - che il taglio dell'Investi Scuola non ricada sui Comuni: ritengo sarebbe ingiusto in questo momento costringere gli enti ad autotassarsi per colmare una mancanza frutto di una mancata programmazione».

LA PROMESSA
Nel settembre 2022 "Investi Scuola" era stato presentato dalla Provincia, ricorda la Cestaro, quale strumento utile a "ridurre le distanze, non solo chilometriche, ma anche economiche, fondamentale per assicurare il vero diritto allo studio". Il progetto cofinanziato dal Fondo Comuni Confinanti, dal Consorzio Bim Piave e dalla Provincia, con 200mila euro prelevati dal fondo di riserva. «È ferma volontà dell'amministrazione provinciale proseguire con questa iniziativa a favore delle famiglie degli studenti, e in particolare quelli delle terre alte» aveva detto il presidente della Provincia.
Pronta la replica della Provincia: «Serve poco meno di un milione di euro e stiamo lavorando per trovare le risorse - spiega il presidente della Provincia, Roberto Padrin -. Abbiamo avviato una sinergia con il Consorzio Bim, che già lo scorso anno garantì un appoggio fondamentale. Nelle prossime settimane cercheremo di dare risposte alle famiglie, prime beneficiarie di questo progetto che va nella direzione di contrastare lo spopolamento attraverso servizi».

«NON ABBIAMO RISORSE»
«Il problema della montagna è proprio nei servizi: nella rarefazione da un lato, nelle modalità di finanziamento dall'altro, con la sempre più fastidiosa differenza rispetto ai territori autonomi che abbiamo attorno» sottolinea il presidente Padrin. «Mentre gli Fcc finanziano esclusivamente spese di investimento, e quindi opere pubbliche, i nostri vicini di Trento e Bolzano possono far pagare 20 euro all'anno l'abbonamento trasporti per gli studenti. Noi invece non abbiamo a disposizione risorse per pagare i servizi, se non limitatissime. Chiediamo al ministro degli affari regionali che ne tenga conto quando darà avvio al nuovo corso della programmazione Fcc, con la nomina del nuovo presidente del Comitato paritetico, che speriamo davvero avvenga in tempi rapidi».
 

Ultimo aggiornamento: 14:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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