BELLUNO - Un picchetto davanti alla sala del vertice di Villa Patt. Una rappresentanza nel cuore degli stati generali. In attesa dello sciopero del 24 febbraio. Le tute arancioni di Veneto Strade non mollano. Oggi saranno in presidio «perché i lavoratori vogliono capire e vogliono sapere che ne sarà del loro posto di lavoro - dice Alessandra Fontana, segretario provinciale della Filt Cgil -. E continua anche la mobilitazione in vista dello sciopero della prossima settimana». Così è deciso. E non potrebbe essere altrimenti. Le organizzazioni sindacali lo avevano detto sabato scorso, alla prima puntata degli stati generali. Adesso, battono sullo stesso tasto: o arrivano rassicurazioni finanziarie per la tenuta del servizio e di Veneto Strade, oppure sarà il de profundis. Solo che non ci stanno a reggere il cero per la veglia funebre. Tanto più che da anni alzano la voce per ricordare alla politica il problema annoso della viabilità bellunese e dell'assenza di risorse certe e strutturali.
Ultimo aggiornamento: 16:05
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