Scialpinismo alle Olimpiadi, De Silvestro esulta: «Che emozione»

Mercoledì 21 Luglio 2021 di Bruno Tavosanis
Alba De Silvestro durante una prova di Coppa del mondo di scialpinismo

Ora è ufficiale: le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 vedranno l’esordio dello sci alpinismo. C’erano pochi dubbi in realtà, visto che la proposta arrivava direttamente dall’Esecutivo del Cio, ma la data da incorniciare è quella di ieri, giorno nel quale a Tokyo è arrivato il via libera all’unanimità da parte del Congresso del Comitato olimpico internazionale. Le motivazioni della decisione sono il successo dello ski alp ai Giochi Olimpici della Gioventù di Losanna 2020, la grande popolarità dello sport in Italia e la costante crescita di appassionati in Europa.
IL REGOLAMENTO
Previsti cinque nuovi eventi da medaglia: sprint e individuale maschile, sprint e individuale femminile, staffetta mista. Potranno partecipare in tutto 48 skialper, equamente suddivisi tra uomini e donne, e il contingente dovrà rientrare fra i 2900 atleti totali previsti per i Giochi. Tra le direttive imposte dal Cio figura anche quella che lo sci alpinismo non potrà avere un sito olimpico a sé stante, ma dovrà essere disputato in uno di quelli già identificati; nel caso specifico dei Giochi italiani, diventa così la Valtellina la principale candidata, con Livigno in pole.

Difficile invece pensare che possa entrare in gioco l’Alpago, sede della classica Transcavallo e dei Mondiali 2017, ma c’è ancora tempo, nel caso, per proporre la candidatura. 


IL COMMENTO
«Quella arrivata dal Giappone è una grande notizia per l’Italia, per la Federazione e per la nostra nazionale di sci alpinismo, una delle più forti del mondo - dice il presidente della Fisi, Flavio Roda -. Noi faremo tutto il possibile per mettere la squadra nella condizione di crescere ancora e ben figurare ai Giochi del 2026. Sono certo che anche gli atleti e i tecnici daranno il massimo». Soddisfatta, ovviamente, anche Alba De Silvestro, che ha ricevuto la notizia a Brunico, dove è in corso il raduno della squadra del Cs Esercito: «Siamo tutti contenti - sorride la 25enne di Padola, campionessa mondiale uscente nella staffetta femminile e in quella a coppie, oltre che bronzo iridato nella prova individuale -. Anche se la decisione era data per sicura, ho preferito attendere l’ufficialità prima di cantare vittoria. Si tratta di una splendida notizia per tutto il nostro movimento, dagli atleti ai tecnici, dalla federazione ai corpi militari». E dire che dopo la tappa di fine 2017 in Cina, che doveva essere una sorta di esame olimpico ma andò malissimo, le chance a cinque cerchi dello sci alpinismo sembravano essersi drasticamente ridotte: «Ma da allora le cose sono cambiate, in meglio - spiega l’alpina di Padola -. La Ismf, la federazione internazionale dello ski alp, ha lavorato con costanza e passione, anche durante l’ultima difficile stagione. Tutti nell’ambiente ci hanno creduto ed è andata bene». Inevitabile per De Silvestro gettare lo sguardo all’inverno 2026, quando avrà 30 anni, quindi potenzialmente nel pieno della maturità sportiva: «Ma manca ancora tantissimo, quattro anni e mezzo sono lunghi, difficile fare previsioni - premette l’alpina - quello olimpico diventa l’obiettivo prioritario della carriera, per me come per tutti gli skialper, perché partecipare alle prime gare di sempre della disciplina ai Giochi, oltretutto in Italia, sarebbe qualcosa di unico -. Sarà necessario essere in forma nei mesi e settimane precedenti le Olimpiadi per ottenere la convocazione. Del resto il livello negli ultimi anni si è alzato e la prospettiva olimpica motiverà molti atleti». 

Ultimo aggiornamento: 07:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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