Dallo Ski College di Falcade ai Mondiali di Cortina: il sogno di Franzoni

Lunedì 15 Febbraio 2021 di Raffaella Gabrieli
Giovanni Franzoni in gara

I Mondiali di Cortina parlano anche agordino. Sì perché il bresciano Giovanni Franzoni, uno dei 15 azzurri convocati, è un neodiplomato del liceo scientifico Follador-De Rossi di Agordo, nonché tesserato Ski College Veneto di Falcade, oggi, lunedì 15, prenderà il via nella combinata. «Tra i tanti alunni che hanno frequentato il nostro speciale sci club, che quest’anno compie 30 anni, meglio di lui ha fatto solo Pietro Piller Cottrer nel fondo. Ma Giovanni non ha nemmeno 20 anni e di strada davanti ne ha ancora molta. Siamo orgogliosi di lui», dice Luca Marchetto, presidente dello Ski College, nel fare l’in bocca al lupo per la super combinata di lunedì. «Sono tranquillo - ha commentato ieri Franzoni - punto a fare bene con la mente sgombra e scieró divertendomi. Non mi pongo obiettivi precisi per questa gara perché non ho mai gareggiato in questa disciplina nel massimo circuito. Ho fatto combinate in Coppa Europa e mi piacciono molto. Voglio scendere libero di testa, spingendo al massimo e divertendomi».
IL PRESIDENTE
«Giovanni è arrivato da noi in seconda superiore nella stagione 2016/17 - ricorda Marchetto - ed è stato inserito nella categoria Allievi. Sino al dicembre 2019 quando, pur nostro tesserato, ci è stato “sottratto” dalle Fiamme Gialle. Dico “sottratto” simpaticamente, figuriamoci. Siamo solo felici che sia stato selezionato dal gruppo sportivo della Guardia di Finanza. Del resto, era un “osservato” della Fisi fin da quando aveva 16 anni. Quando si pensa a un ragazzo modello, si può tranquillamente prendere a esempio Giovanni: tanto bravo nello sci quanto anche a scuola e nella vita quotidiana. Aspetti, questi ultimi, tutt’altro che secondari. Negli anni più recenti ha rappresentato di certo l’atleta di maggior qualità del nostro Ski College. Andando un po’ indietro nel tempo, troviamo Pietro Piller Cottrer, campione del fondo (campione del mondo a Oberstdorf 2005, vincitore dell’oro olimpico con la staffetta a Torino 2006 e altre 3 volte sul podio ai Giochi invernali, ndr). Ma senza raggiungere livelli così alti sono convinto che con il giusto mix tra motivazione e ambizione tutti i nostri ragazzi possono ottenere soddisfazioni. Penso per esempio a Pietro Canzio, Filippo Ferrari, Federica Lani e anche, in azione proprio in questi giorni in Svezia sugli sci stretti, Elia Barp (impegnato ai Mondiali Juniores di fondo in Finlandia: ce ne occupiamo a pagina XI, ndr)». Tra Agordo e Falcade, in questi anni, ha vissuto anche il fratello gemello di Giovanni, Alessandro, che all’agonismo puro ha preferito la strada dell’insegnamento, diventando maestro di sci con la possibilità, un domani, di allenare.
IL TUTOR
«Quanti bei ricordi di Alessandro e Giovanni - afferma Eddy Gaspari, il loro tutor - Di quest’ultimo in particolare, tra i tanti aneddoti che potrei raccontare, ce n’è uno che mi ha commosso. Era un lunedì mattina, verso le 7.30. Ci siamo incontrati al di fuori del convitto e gli ho chiesto come fosse andata la settimana appena trascorsa che, tra allenamenti e gare, sapevo essere stata massacrante. Lui si è limitato a dirmi bene. E poi, scusandosi, si è allontanato a piedi. “Scusa Eddy, vado perché voglio recuperare un’interrogazione di storia”. Io rimasi allibito: dopo sette giorni all’insegna della fatica fisica e del totale impegno di testa, aveva trovato la voglia e il tempo per studiare per una verifica mancata. Gran bravo ragazzo, che merita il meglio anche per il suo modo di essere, sempre estremamente educato e composto».
I PROFESSORI
«Determinato e caparbio - lo definisce il professore di scienze motorie Luca Marchet - E nonostante sapesse benissimo di avere un 10 garantito in pagella, per meriti sul campo, è sempre stato consapevole dei suoi obblighi. E quindi non si è mai fatto regalare nulla, recuperando verifiche e interrogazioni. Giovanni è stato tra i nostri allievi ad avere aderito al progetto “Studente-atleta di alto livello” che punta a cucire un vestito ad hoc addosso al ragazzo che pratichi qualsiasi disciplina ottenendo ottimi risultati». «Perseverante nel perseguire i suoi obiettivi scolastici e sportivi nonché organizzato nel gestire la combinata studio e allenamento - lo ricorda Elena Vedana, sua insegnante di filosofia - Iscritto al liceo scientifico tradizionale, lo scorso anno, per il sommarsi dei successi sportivi, ha dovuto sacrificare la frequenza scolastica, ma alla fine di giugno 2020 si è presentato davanti alla commissione in camicia bianca per sostenere quell’esame di Stato, memorabile perché modificato a causa della pandemia. E dopo l’ultima fatica scolastica, un saluto veloce e commosso e di nuovo in tenuta sportiva per l’ennesima pista da sci in Austria».
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Ultimo aggiornamento: 10:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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