Sappada: dopo 6 anni dal passaggio in Friuli lo sfogo per promesse non mantenute

Sabato 11 Febbraio 2023 di Lucio Eicher Clere
A 6 anni dal referendum serpeggia delusione a Sappada

SAPPADA-  La polemica emersa a Sappada contro l’agenzia regionale Promoturismo FVG, che da quattro anni disattende l’investimento di 15 milioni di euro per rifare gli impianti sciistici, ha riportato in maniera esplicita il malcontento di una parte dei sappadini per il transito dal Veneto al Friuli. Qualcuno ha commentato, dopo la denuncia della minoranza consiliare “Sappada Cambia” , “del senno di poi...” e anche “Chi è causa del suo male...”. Battute amare, con la volontà di rimanere anonime per non riproporre i contrasti del 2017, l’anno della legge per il passaggio di Sappada in Friuli. Ma i disagi dell’appartenenza al territorio carnico si è fatta sentire in questi anni nella scuola, nell’assistenza sociale, nella sanità. 

PROGETTO CABINOVIA
Sappada è distante da Trieste, come lo era da Venezia, e soprattutto nell’assemblea organizzata da Sappada Cambia, è risaltata la differenza di visioni tra i governati triestini e la popolazione della vallata germanofona. La polemica più forte è contro il progetto di cabinovia verso Sappada 2000. 
«Quel progetto - hanno ribadito sia Matteo Romanin che alcuni sci club friulani- diminuisce l’area sciabile, e in più è inadatto al turismo famigliare sul quale Sappada vuole puntare, con il Parco di Nevelandia e tutta la zona sud vicino al Piave. La cabinovia progettata da Promoturismo non porta alcun vantaggio allo sci alpino della valle, poiché si è già dimostrato che Sappada 2000 non è uno spazio sfruttabile come conca naturale e in più non ha piste di rientro alla stazione di partenza». 

PROMOTURISMO FVG
Nella relazione dell’architetto Aldo Kratter il progetto di Promoturismo FVG su Sappada 2000 è stato criticato come dispendioso e inadatto al collegamento tra le attuali piste. Secondo la minoranza consiliare e gli sci club si dovrebbero investire i milioni messi a bilancio dalla Regione per valorizzare le piste del Monte Ferro e per poter percorrere con gli sci ai piedi tutta la zona da Cima Sappada a Lerpa. Il capogruppo di minoranza, Matteo Romanin, ha criticato la mancanza di un confronto pubblico tra la giunta presieduta dal sindaco Manuel Piller Hoffer, i dirigenti di Promoturismo e la popolazione su un investimento di grande importanza per il futuro dell’organizzazione turistica di Sappada. 

SOLUZIONI ALTERNATIVE
«Non è possibile - ha affermato - che poche persone in un circolo ristretto decidano i prossimi decenni del turismo sappadino.

E’ doveroso che sull’investimento previsto dalla Regione sia tutta la popolazione di Sappada a discutere ed esprimere le scelte più utili al territorio». Il sindaco Manuel Piller Hoffer ha risposto alle critiche dicendo che l’amministrazione «è pronta a sentire soluzioni alternative, purché siano percorribili e non ritardino ancora per anni gli nterventi». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci