Rimosso il vecchio ponte in legno sull'orrido di Acquatona: ne nascerà uno in ferro

Martedì 6 Luglio 2021 di Yvonne Toscani
Il vecchio ponte sull'orrido di Acquatona

SAPPADA - Entro il prossimo settembre, sull’Orrido dell’Acquatona, alle porte di Sappada, sarà posizionato il ponte gemello di quello asportato e demolito nei giorni scorsi. Al momento del sollevamento, con un mezzo molto potente e un’operazione complessa, i tecnici si attendevano un cedimento della struttura, che invece ha retto tanto da illudere che essa potesse essere recuperata come testimonianza architettonica, da posizionare nell’area antistante, parallelamente alla strada regionale “355 Val Degano”. 
Quest’ipotetica soluzione avrebbe permesso un’adeguata valorizzazione per finalità turistiche ed informative. Al successivo esame, effettuato con sondaggi, però, sono emerse le criticità: l’umidità salita in oltre quarant’anni dal sottostante Piave ha reso la struttura marcia in più punti, tanto da richiederne la demolizione. Tra un paio di mesi, con la stessa gru, verrà posizionata la copia del ponte, sempre di circa 200 quintali, in acciaio corten, cioè con piccole percentuali di rame, così da evitare la formazione di ruggine ed al tempo stesso garantire quell’aspetto assai piacevole di “antico”. La sovrastruttura, coperta e a due falde, sarà sempre in legno, molto simile alla costruzione precedente.
«L’area – spiega l’ingegnere Sergio Zandonella Necca dello Studiotre Associati di Pieve di Cadore – è di elevata valenza turistica e paesaggistica ed il Comune di Sappada ha inteso valorizzarla, anche perché la vista della forra è particolarissima». L’intervento rientra nella programmazione post Vaia, tempesta che ha aggravato la salute del ponticello, costruito nel 1975 e collaudato nell’anno successivo, per quanto riguarda la condizione statica, peggiorata con la caduta di talune piante sulla sua copertura. L’area pertinenziale è inserita in un ambito di elevato pregio ambientale e di grande valenza naturalistica. L’Orrido dell’Acquatona costituisce, infatti, un rilevante elemento di forte attrazione turistica e garantisce un importante punto di osservazione sul Piave, in tutte le stagioni, con affascinanti viste, percepibili dalle varie angolazioni e dal fondo. 
In assenza della sostituzione del ponte sarebbe stato inevitabile procedere alla chiusura della struttura e della relativa strada comunale, con pregiudizio per la fruibilità dei siti e con gravi e negative ricadute sul comparto turistico, risorsa primaria ed irrinunciabile per il Comune di Sappada. Ovviamente le conseguenze negative avrebbero interessato pure l’utilizzo, lo sfruttamento e la coltivazione dei boschi serviti dalla viabilità, con perdite economiche derivanti anche da questo settore, spalla di supporto dell’ambiente. 
 

Ultimo aggiornamento: 08:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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