SANTA GIUSTINA - Il Grande predatore ripreso ad un passo dalle abitazioni. Il lupo cammina tranquillo tra le vie della frazione di Meano a Santa Giustina, si avvicina alle case senza paura per poi dileguarsi nel bosco. Il tutto è stato ripreso da un telefonino ed il video è diventato virale. Tantissime le condivisioni nei gruppi WhatsApp. «Si tratta di un esemplare confidente. Una tematica che dovremmo affrontare con i nostri esperti», afferma il presidente del Parco nazionale delle Dolomiti bellunesi Ennio Vigne.
LA TESTIMONIANZA
Il video, diventato virale, è stato registrato con un cellulare oltre una settimana fa. Il soggetto è ben identificato. Si tratta di un lupo che passeggia lungo le vie della frazione di Meano a Santa Giustina. Un automobilista lo nota e si ferma per riprenderlo. Alla vista dell'auto in movimento il grande predatore si immobilizza, scruta, si avvicina all'auto e poi si dilegua nel bosco. Un fatto che nei nostri territori non eravamo abituati a vedere e che invece ora sta diventando progressivamente sempre più comune. La conferma del fatto che nel video vi sia ripreso proprio un lupo è confermato dai veterinari dell'Ulss e dai carabinieri forestali ai quali il filmato è stato sottoposto. Una visione attenta che ha quindi confermato che non si tratta di un cane ma di un lupo vero e proprio. Un esemplare giovane.
LA SPIEGAZIONE
A commentare la presenza del grande predatore a Santa Giustina, vicino alle case, è il presidente del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi Ennio Vigne. «Il lupo, geneticamente, ha paura dell'uomo e questo è il grosso vantaggio - spiega -. Quello che si vede nel filmato è un esemplare in dispersione, ossia un lupo che si è allontanato dal branco e che sta cercando un nuovo territorio».
CONVIVENZA
Il tutto rientra nell'ottica di doverci abituare alla convivenza con il grande predatore. Una convivenza che secondo il presidente del Parco è possibile. «Chiaramente il lupo è arrivato nel 2018, per cui siamo in una fase ancora in evoluzione che si sta stabilizzando. Quando il territorio sarà coperto dai vari branchi si stabilizzerà il numero degli esemplari e si creerà un giusto equilibrio», sottolinea Vigne, che prosegue: «Attualmente stiamo portando avanti un progetto con l'università di Sassari che prevede il posizionamento di collari ad alcuni lupi che ci consentirà di tracciare i percorsi e di conoscere le loro abitudini. Questo diventerà strategico perché ci consentirà anche di capire come comportarci». Circa una settimana fa il posizionamento del primo collare a Novi, una lupa Alfa. Sempre in tema di convivenza, un buon risultato è stato dato dal progetto di concessione di recinti agli hobbisti: «un progetto che ha dato i suoi frutti positivi in quanto quest'anno non abbiamo avuto predazioni, se non due in alta montagna in occasione di uscita e rientro di un gregge», chiude il presidente.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout