Villa nuova di 4 appartamenti in fiamme: colpa della canna fumaria

Lunedì 10 Dicembre 2018
La palazzina a Sant'Anna di Tambre andata a fuoco

TAMBRE - «La casa in vendita non esiste più». È la risposta del mediatore immobiliare dell'appartamento che era in vendita nell'abitazione andata a fuoco sabato sera a Sant'Anna. Il cartello vendesi con il numero di cellulare è rimasto affisso sull'edificio. Una delle poche cose che si sono salvate, come le decorazioni natalizie esposte o il crocefisso in legno che campeggia ancora in giardino, di fronte alla casa. Ma i 4 appartamenti non sono più agibili.

Il tetto non esiste praticamente più e le finiture in legno della bella palazzina di recente costruzione sono solo un ricordo. I vigili del fuoco erano arrivati sabato alle 17 con 4 autobotti, autoscale e decine di uomini: hanno lavorato fino alle 2 di ieri notte per spegnere l'incendio. La causa è quasi certa: la canna fumaria difettosa. Un rogo colposo quindi del quale verrà informata la Procura della Repubblica, dove nelle prossime ore verrà depositata l'informativa dei vigili del fuoco. I danni invece sono incalcolabili, al momento, con 4 unità immobiliari andate distrutte.
 
Particolarmente colpita l'appartamento sul retro all'angolo destro da dove si sono innescate le fiamme.

Le unità immobiliari si sviluppano su più piani. Marito e moglie arrivati dal Veneziano (gli unici proprietari che sabato erano presenti) avevano acceso la stufa e erano al piano di sotto, quando hanno udìto il crepitio del fuoco. Sono saliti, ma le fiamme ormai erano altissime. Hanno chiamato i vigili del fuoco, arrivati prontamente. Ma era ormai impossibile fermare la furia dell'incendio in tempo al fine di salvare gli appartamenti. LA PAURA In tanti ieri sono andati a Sant'Anna per vedere quello che era successo. Non solo residenti di Tambre, ma numerosi proprietari di seconde case, che temevano anche per il loro appartamento. La zona dove si è sviluppato il rogo infatti è un'area di nuova lottizzazione, quasi completamente di seconde case. La costruzione era stata avviata una decina di anni fa, quindi con tutte le accortezze del caso per quanto concerne la realizzazione di una canna fumaria, secondo le normative vigenti. Saranno le indagini ora a accertare l'eventuale colpa nella costruzione o nella manutenzione e pulizia. LA NOTTE Per i coniugi veneziani quello che doveva essere un ponte spensierato in montagna è diventata una notte da incubo. Fortunatamente sono rimasti illesi, ma dopo le operazioni di spegnimento di fronte alle macerie incenerite non hanno potuto fare altro che tornare a casa, nel Veneziano. Non è stato necessario predisporre una sistemazione alternativa per i 4 nuclei famigliari, trattandosi di seconde case. Ma il Comune è stato presente durante tutta l'emergenza: sul posto fino alle 21 di sabato anche il sindaco Oscar Facchin che ha seguito i soccorsi con l'assessore Ueli Costa. Olivia Bonetti

Ultimo aggiornamento: 11:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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