Conti in rosso e personale in fuga: la grande crisi degli ospedali e delle case di riposo

Venerdì 24 Febbraio 2023 di Federica Fant
Sanità in crisi

BELLUNO - La sanità bellunese nel mirino: i sindaci di Belluno e Feltre portano le pressioni del territorio all'assessore regionale delegato, Manuela Lanzarin. La Regione sta valutando azioni concrete per sostenere le Rsa, quella di Belluno porta un conto di quasi 700 mila euro da saldare con le tariffe che sono state adeguate di oltre il 10% ad ottobre. A Feltre la situazione incide più sul San Maria del Prato, che sulla Rsa che vantando la presenza della farmacia resiste meglio rispetto a quella del capoluogo.

Da Feltre proprio una settimana fa era arrivato un monito della Famiglia Feltrina e altre associazioni che avevano scritto una lettera aperta riguardo lo stato di salute della sanità feltrina manifestando non poche preoccupazioni.

DIALOGO CON LA LANZARIN
Di mercoledì, dunque, l'incontro per la sanità bellunese svoltosi a Venezia, in Regione. Al tavolo con l'assessore Manuela Lanzarin c'erano il sindaco di Belluno Oscar De Pellegrin e il sindaco di Feltre Viviana Fusaro, entrambi di centro destra così come il governo regionale, accompagnati dai rispettivi assessori al sociale, Marco Dal Pont per il capoluogo e Maurizio Zatta per la città dei santi Vittore e Corona. Presente anche il consigliere regionale bellunese Giovanni Puppato (Lega). Sul tavolo c'erano l'organizzazione sanitaria, i progetti della Regione per potenziare le strutture, il problema della carenza di medici, di primari e sanitari, ma anche le possibili soluzioni per ottimizzare i servizi e migliorare la gestione per i pazienti. È stata affrontata anche la questione delle residenze per anziani dove, dopo il Covid, i conti non tornano in quanto le quote relative ad alcuni servizi sono sottostimate.

«VERIFICHE SUL TERRITORIO»
«È stato importante incontrare l'assessore regionale insieme, il Comune di Belluno con quello di Feltre commenta il primo cittadino del capoluogo De Pellegrin -, perché abbiamo presentato le difficoltà che emergono dai colloqui quotidiani con i cittadini e dato un quadro preciso e completo della situazione per come la vediamo noi, da sindaci. Si tratta di migliorare i servizi sanitari della montagna tutta all'interno di una visione unitaria della sanità bellunese». Il sindaco di Belluno ha sottolineato: «Da quando ci siamo insediati abbiamo potuto incontrare più associazioni, medici infermieri, operatori socio sanitari che ci presentano le varie problematiche relative alla sanità, alle varie strutture. Siamo andati a verificare se si può migliorare la situazione. Abbiamo avuto una possibilità di confronto molto proficuo. La questione è che la sanità di montagna deve ricevere maggior attenzione».

«POTENZIARE GLI OSPEDALI»
La collega di Feltre, Viviana Fusaro aggiunge: «Abbiamo affrontato il tema del potenziamento dei reparti ospedalieri, del ricambio di primari, della necessità di un'organizzazione sanitaria che vada incontro ai cittadini e favorisca un buon clima per il personale». Quindi la conclusione: «È stata presentata la difficoltà delle case di riposo, dove il costo sostenuto per la cura e l'assistenza agli ospiti Sapa ovvero le Sezioni ad alta protezione Alzheimer e agli stati vegetativi permanenti è molto alto e coperto solo in piccola parte dal contributo regionale. Al momento questi servizi, proprio per le loro peculiarità, sono presenti solo nelle due case di riposo di Belluno e di Feltre.
«Abbiamo chiesto di alzare la quota spiega il sindaco De Pellegrin -, questo darebbe ossigeno ai conti delle nostre Rsa e ci permetterebbe di procedere con maggior serenità. Con Feltre condividiamo la stessa visione». Nell'incontro è stato affrontato anche il tema del piano di zona, rispetto al quale i sindaci hanno avanzato qualche perplessità in merito all'imminente scadenza del prossimo 31 marzo.
 

Ultimo aggiornamento: 17:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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