Altri 3 consiglieri comunali si dimettono: a San Vito di Cadore si avvicina il commissario

Venerdì 3 Marzo 2023 di Giuditta Bolzonello
La prima riunione del consiglio comunale di San Vito di Cadore nel 2020

SAN VITO - Colpo di scena ieri - 2 marzo - a San Vito di Cadore: nel giorno in cui era stato convocato il consiglio comunale della surroga di un consigliere, dopo le recenti dimissioni, altri 3 decidono di lasciare l’amministrazione.

Così l’assemblea è stata annullata e rinviata a data da destinarsi. Sempre più amareggiato il sindaco Emanuele Caruzzo: «Se le cose non cambiano andremo tutti a casa, così a San Vito tornerà un commissario». 

LE PROSPETTIVE
Il sindaco ora proverà a superare anche questa prova, ma non sarà facile e forse nemmeno possibile. La doccia fredda, per non dire gelata, gli è arrivata dritta sulla faccia ieri mattina quando al protocollo del comune sono arrivate le dimissioni di Alessandro De Sandre, consigliere di maggioranza, di Tiziana Menegus e Gildo Belli consiglieri d’opposizione. Non è rimasto che rinviare perchè “si sono verificate delle circostanze imprevedibili che impongono un rinvio del consiglio e precisamente le dimissioni presentate in data odierna” precisa la nota del primo cittadino. Pensare che con ieri sera si sarebbe ricomposta la compagine e il consiglio avrebbe finalmente approvato quel punto all’ordine del giorno da troppo tempo in standby: la convenzione sulla tariffa puntuale per la raccolta rifiuti. Tutto il lavoro fatto in queste settimane per ricucire, almeno in parte, gli strappi è risultato vano, le prospettive immediate non sono confortanti. Per dirla come uno dei quattro che hanno lasciato da poco, «non avevano un futuro prima, adesso ancora meno». 

LA LEGGE
Secondo quanto prevede la legge il consiglio, entro dieci giorni, deve procedere alla surroga dei consiglieri dimissionari, con separate deliberazioni seguendo l’ordine di presentazione delle dimissioni; anche se il termine di dieci giorni non ha natura perentoria, come già stabilito dal Consiglio di Stato, dunque si potrà avere più tempo per tentare quanto oggi sembrerebbe impossibile. Premesso questo e anche nella previsione di provvedere alle relative surroghe si è disposto il rinvio a data da definirsi della seduta del consiglio comunale inizialmente convocata per ieri sera. Bocche cucite fra i dimissionari, «è una situazione molto delicata sulla quale non intendiamo per ora dire nulla», è l’unico commento di Tiziana Menegus fino a ieri capogruppo di minoranza. Resta al suo posto il consigliere, ed ex sindaco, Franco De Bon ma questo non significa che ci sia maretta anche in minoranza, si tratta piuttosto di «scelte personali diverse», precisa Menegus. Eletto nel settembre 2020 Emanuele Caruzzo ha subito dovuto fare i conti con attriti interni alla sua compagine, non passava consiglio che qualche polemica non ravvivasse la seduta. Nell’ottobre scorso le dimissioni dei quattro della maggioranza, prima dagli incarichi e più recentemente da consiglieri. Si è ricomposta la giunta e si stava provvedendo con la surroga ma ieri ecco altri tre dimissionari: per Caruzzo una giornata da dimenticare.

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