LONGARONE - È in corso da questo pomeriggio, 26 gennaio, un confronto tra azienda e sindacati all'unità di crisi della Regione Veneto, convocato dall'assessore regionale al lavoro, Elena Donazzan, sul rischio di «disimpegno da Longarone» da parte di Safilo. L'incontro, si è appreso, nasce da un passaggio della nota del gruppo dell'occhialeria sui risultati 2022, in cui si legge che «in relazione all'analisi strategica in corso, vista l'evoluzione del portafoglio prodotto, il contesto economico, le dinamiche competitive nell'industry e una persistente sovraccapacità produttiva, il Consiglio di amministrazione di Safilo, nel ribadire l'importanza dei siti produttivi di Santa Maria di Sala (Venezia) e Bergamo, del centro logistico di Padova, e delle capacità creative del Gruppo, ha dato mandato al management di esplorare delle soluzioni alternative per lo stabilimento di Longarone (Belluno), il cui contenuto si delineerà meglio nelle prossime settimane». Nella sede di Longarone lavorano quasi 500 dipendenti.
Safilo, a rischio la sede di Longarone: sindacati e azienda convocati all'unità di crisi della Regione
Ore di apprensione per i quasi 500 dipendenti occupati nello stailimento bellunese dell'azienda leader dell'occhialeria
Giovedì 26 Gennaio 2023
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