BELLUNO - «Rapita in Cadore, violentata nel corso di una cerimonia a sfondo esoterico e strangolata in una villa vicino al lago Trasimeno di proprietà di Francesco Narducci». È quanto emergerebbe dalla bozza della relazione finale della Commissione bicamerale Antimafia di cui sono stati diffusi oggi alcuni stralci dal Corriere del Veneto. Così sarebbe morta Rossella Corazzin, 17 anni, di San Vito al Tagliamento (Udine) scomparsa in un pomeriggio d'estate del 1975 mentre era in villeggiatura a Tai, nel Bellunese, dopo aver lasciato delle lettere nelle quali accennava al fatto di aver conosciuto un certo «Gianni».
La Commissione bicamerale Antimafia ha ripreso e dettagliato la ricostruzione dei fatti fornita sulla vicenda nel 2016 da Angelo Izzo, uno dei mostri del Circeo.
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