ROCCA PIETORE - C’è chi taglia un albero secolare per donare l’abete di Natale a piazza San Pietro e chi invece, rinuncia al taglio degli alberelli di Natale al fine di preservare i boschi dopo gli ingenti danni causati da “Vaia” al patrimonio boschivo di Rocca Pietore. Proprio così. Il sindaco Andrea De Bernardin non intende quest’anno procedere al taglio delle piante da mettere a disposizione della cittadinanza e degli operatori turistici come era da tradizione.
«Dopo le devastazioni causate dalla tempesta “Vaia” al patrimonio boschivo di Rocca Piatore - spiega il primo cittadino di Rocca- ritengo sia una cosa logica pensare di risparmiare un ulteriore taglio di alberi che avrebbero una durata di poche settimane.
«Credo - prosegue de Bernardin - che in futuro saranno da adeguare sempre più le nostre abitudini anche in considerazione della forte diminuzione dell’abete rosso sul territorio, procurandosi piantine da vivaio o in materiale plastico (durano una vita). Certo della comprensione del problema da parte di tutti auguro e spero si possa almeno trascorrere un Natale il più possibile sereno». Insomma niente più piante vere. Coloro che vogliono rispettare la tradizione con un albero vero di Natale dovranno rivolgersi a qualche vivaio o serra in quanto dai boschi di Rocca di alberi non ne arriveranno più. Una politica sensata che va anche nella direzione delle spinte “Green” e di rispetto dell’ambiente di cui sempre di più si sente parlare.
Oltre ai danni di Vaia i boschi di Rocca devono lottare anche con un’altra piaga: il bostrico, il parassita che lentamente ma inesorabilmente distrugge le piante. Ma non tutto è perduto: queste piante “malate” possono essere utilizzate come alberi di Natale. «Un albero così - spiega il sindaco De Bernardin - prelevato fra quelli bostricati al Gran Pian sotto la Marmolada è stato donato al Comune trevigiano di Oderzo. Un Comune che assieme alle sue associazioni sono stati fra i più attenti e generosi nei confronti di Rocca. E noi cerchiamo di non dimenticare. Questo abete e quello mandato agli amici di Vigonza in provincia di Padova rappresentano simbolicamente il nostro grazie a tutti i Comuni Veneti così forti nella solidarietà».