FELTRE - Si ordina con un tablet e il cibo viene consegnato al tavolo da un robot. Sembra un’idea che arriva da un libro dello statunitense Philip K. Dick e invece è la proposta del ristorante Mizo Sushi che ha sede nell’area commerciale Altanon in via Monte Grappa a Feltre.
IL CASO DI TREVISO
Emblematico invece il caso di un bar-pasticceria di Treviso che ha scelto questo tipo di robot per sopperire alla mancanza di personale. Cosa che non accade al Mizu Sushi dove non mancano i dipendenti e il robot li affianca e rende il clima più piacevole, cosa dimostrata dai sorrisi dei clienti al suo passaggio o al suo arrivo al tavolo carico di pietanze. Nulla a che vedere con il film “Io e Caterina”, di e con Alberto Sordi, pellicola nella quale l’attore romano recita al fianco del “robot Caterina”, è forse più vicina al robot femminile che appare in Rocky IV. Il piccolo tuttofare elettronico del Mizu Sushi ha dalla sua sicuramente la simpatia e ricorda, non tanto lontanamente, il famosissimo R2-D2 di Guerre stellari. Un percorso lineare, semplice come lo è lui, dalla cucina ai tavoli e ritorno, dimostra una grande preparazione e una grande cortesia e si fa voler bene dai clienti. Non è un’esagerazione, nell’epoca dall’intelligenza artificiale tutto è possibile e nel caso del robot del ristorante basta un semplice gesto e la piccola macchina si avvicina all’uomo.
COME FUNZIONA
A spiegare il suo funzionamento è Yang Hui, titolare del ristorante assieme al suo compagno: «Il cliente esegue le ordinazioni attraverso il tablet che si trova su ogni tavolo, le scelte fatte arrivano alla cucina e il personale, dopo aver preparato il piatto lo sistema sul piccolo robot. Da quel momento inizia il suo viaggio nel locale fino al tavolo prestabilito». La macchina fa quindi le veci di un cameriere, ma lascia ai clienti il compito di scaricare sul tavolo le pietanze: «Il robot è provvisto - prosegue la titolare - di una piccola telecamera che punta verso il soffitto. Sul soffitto (sono evidenti) ci sono dei punti bianchi, una sorta di codice. Ogni serie di punti indica il numero di un tavolo, quando la telecamera rileva il numero corretto impostato nel robot, lui si ferma e attende che vengano presi i piatti con il cibo».
IL RITORNO
La macchina rimane quindi in attesa del comando del rientro in cucina, comando che viene dato dai clienti del tavolo: «Appena tutti i piatti sono stati presi - spiega Yang - è sufficiente fargli una carezza sulla testa e lui riprende il suo viaggio verso la cucina. Se per caso incontra qualcuno che gli ostruisce il passaggio durante il suo viaggio di andata o ritorno chiede “permesso” e riprende il cammino. Lo abbiamo da quando abbiamo aperto, circa un anno, e ha sempre strappato un sorriso ai clienti». Oltre al robot sulla parete c’è anche un enorme acquario virtuale, se si tocca la parete dove ci sono i pesci, questi scappano: «Piace molto ai bambini». Menù nella piena tradizione orientale e un po’ per tutti i gusti quello proposto al ristorante Mizu Sushi.
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