Rimborsi Dolomitibus: arrivano i voucher sconto sugli abbonamenti

Lunedì 31 Agosto 2020 di Alessia Trentin
Dolomitibus ha trovato la soluzione per il rimborso degli abbonamenti non utilizzati durante i mesi del lock down
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BELLUNO -  Rimborso abbonamenti: Dolomitibus ha deliberato. Non soldi, ma titoli di viaggio e abbonamenti equivalenti al valore di quelli inutilizzati durante i mesi del lock down, così l’azienda di trasporto pubblico locale dopo mesi di polemiche e di richieste da parte della popolazione, dei genitori degli studenti in primis, ha messo un punto sulla questione. 
LA RICHIESTA
«Avevamo chiesto ai bellunesi di pazientare perché volevamo trovare una linea comune a tutti gli utenti del Veneto e dell’intero Paese – spiega il presidente della Provincia Roberto Padrin, soddisfatto perché la quadra è stata trovata -, appena abbiamo avuto le indicazioni precise dal Governo abbiamo comunicato le modalità del risarcimento. È un rimborso che corrisponde all’abbattimento del costo dell’abbonamento e dei titoli di viaggio inutilizzati a causa del lock down, sono soddisfatto». La richiesta può essere presentata da tutti, studenti e lavoratori, anche da chi per svariati motivi oggi non utilizza più l’abbonamento. L’inoltro dovrà avvenire obbligatoriamente ed esclusivamente online, attraverso un form che si trova nel sito www.dolomitibus.it ed entro il 31 ottobre 2020. Una volta presentata la domanda, entro 30 giorni la società verificherà il caso e se tutto risulterà in regola verrà predisposto un voucher – agevolazione da utilizzare alla prima campagna utile per il rinnovo dell’abbonamento e comunque non oltre i 12 mesi dalla sua emissione.
IL CRITERIO
Chi ha diritto al rimborso? Tutti gli abbonati pendolari, studenti e lavoratori, che non hanno potuto utilizzare il proprio abbonamento a causa della chiusura delle scuole e dei luoghi di lavoro o a causa delle limitazioni alla mobilità seguite al dpcm dell’8 marzo. Potranno mettersi in fila anche i titolari di abbonamenti per “fasce deboli”, purché in autocertificazione dichiarino il proprio status di studente o di lavoratore. Per gli studenti il periodo di inutilizzo che sarà preso in considerazione è quello della chiusura delle scuole, ovvero tra il 27 febbraio e il 6 giugno per un massimo di 101 giorni. Per i lavoratori o gli studenti universitari il massimo di rimborso sarà invece considerato pari a 71 giorni di inutilizzo. L’operazione non è valida per gli abbonamenti acquistati durante il lock down, naturalmente, e il rimborso è previsto solo per il rinnovo dello stesso tipo di abbonamento.
I DUBBI
Risolta la questione rimborsi, si continua a dialogare in vista del ritorno in aula. In settimana Padrin si è prefissato la convocazione di un tavolo sui trasporti a cui prenderanno parte tutti i portatori di interesse quindi, oltre a Dolomitibus, l’Ufficio scolastico provinciale e i sindacati. Le ultime indicazioni del Governo ipotizzano autobus che viaggeranno a pieno regime, senza le distanze di sicurezza tra gli utenti, ma con l’obbligo di utilizzo della mascherina per tutti a bordo. «In questi mesi ci sono stati diversi cambiamenti su questo punto – spiega Padrin -, adesso sembra prevalere il convincimento che i mezzi potranno viaggiare pieni, ma con precauzioni, questo permetterà di gestire come lo scorso anno il trasporto scolastico». Si stanno risolvendo, un po’ alla volta, anche i problemi di bilancio. Il servizio verso Jesolo ha funzionato particolarmente quest’estate, tanto da decidere di prolungarlo fino al 13 settembre e il 10 settembre entrerà in vigore l’orario invernale, con il ritorno su strada di tutti i mezzi e di tutte le corse. «Ci troviamo in una fase molto delicata - conclude l’inquilino di Palazzo Piloni -, ma sono positivo. Il tpl ha sofferto molto il periodo del Covid e abbiamo avuto un’estate molto travagliata, con tante richieste da parte degli utenti. Ora stiamo tornando gradualmente alla normalità».
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