Esordio con il botto per il rinnovato rifugio Nuvolau: «È stato come volevamo». Molti turisti stranieri

Domenica 1 Agosto 2021 di Marco Dibona
Il giovanissimo staff di Emma Menardi
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CORTINA D’AMPEZZO - Ieri sera i primi due escursionisti hanno dormito al rifugio Nuvolau, a 2.575 metri, e hanno goduto lo spettacolare tramonto dalla cima della montagna che sovrasta la conca d’Ampezzo da una parte e l’alto Agordino dall’altra. C’è tutto l’entusiasmo della gioventù di Emma Menardi, 27 anni, che gestisce la struttura, nell’annunciare l’evento: «Il rifugio è aperto! La squadra è al completo, i magazzini sono pieni e le camere sono pronte.

Siamo carichissimi!». La struttura, di proprietà della sezione di Cortina del Club alpino italiano, è la più antica di Cortina, inaugurata nell’agosto 1883; riapre dopo interventi di straordinaria manutenzione, con il cantiere che è durato un mese e mezzo, dallo scorso 14 giugno.


L’impresa edile ha rispettato i tempi, che prevedevano la conclusione dell’intervento per il 1 agosto. «Il primo giorno è andato davvero bene – conferma Emma – è passata tanta gente, abbiamo lavorato finalmente come volevamo. Sono passati sia turisti italiani, sia stranieri, anche se il tempo è stato a tratti inclemente. Quello che conta è che finalmente abbiamo potuto partire e ora confidiamo di vivere una buona stagione, vogliamo vedere i frutti di tanto lavoro. Siamo molto contenti di avere avuto anche le due prime prenotazioni, di ospiti per la notte, che hanno voluto dormire quassù». Il riscontro è stato immediato, sia su posto, in cima alla montagna, sia sui canali sociali: «La gente è contenta, tutti ci fanno gli auguri, vedono che siamo giovani, con tanta voglia di fare bene – conferma Emma – e questo ci trasmette tanta energia, ci dà la carica per lavorare nel modo migliore».


Già da alcune settimane era stato approntato un punto di ristoro, all’aperto, per garantire ai numerosi escursionisti che arrivavano in cima almeno un panino e una bevanda, con tutte le limitazioni della burocrazia. Ora tutto ciò è superato, con l’apertura definitiva. Dopo la fine della gestione di Mansueto Siorpaes e Jo Anne Jorowski, durata 47 anni, la proposta di Emma è stata scelta dal direttivo Cai di Cortina fra 254 domande, che sono state inviate da tutta Italia. Con la giovane, alla gestione del rifugio Nuvolau, collaborano diversi componenti della famiglia “Diornista”, nel soprannome ampezzano della casata: ci sono le sorelle, i fratelli, una nipote, altri congiunti. 


Si corona così un desiderio coltivato da tempo: «Ho sempre sognato di realizzare qualcosa in un posto molto bello – ha dichiarato Emma – ma non avrei mai pensato di riuscire ad arrivare in un luogo così. Ora dobbiamo cominciare sul serio: siamo tutti pronti, abbiamo lavorato tanto per questo». Sulla sua esperienza e sulle sue intenzioni aggiunge: «Ho girato il mondo, per anni, e ho visto tanti luoghi, ma a tutti ho sempre detto che un posto bello come le nostre Dolomiti non c’è. Qui arriva un pubblico eterogeneo, ci sono le persone che conoscono bene le crode, che hanno grande esperienza di montagna e ci chiedono i nomi di ogni singola punta, che si vede da quassù. Ce ne sono altri per cui questa è la prima esperienza in montagna. E’ bello mostrare a tutti la bellezza dei nostri luoghi e fare in modo che qui possano stare bene, rilassarsi, fra le montagne. Noi vorremmo rimanere rifugio tradizionale, genuino, anche perché qui è difficile lavorare, i rifornimenti salgono soltanto con la teleferica, non possiamo offrire un servizio come giù in valle. Oggi bisogna ricordarsi dell’essenzialità, delle cose di cui hai davvero bisogno: un tetto sulla testa e qualcosa di caldo nel piatto. E’ questa la nostra filosofia dell’essenziale». 
 

Ultimo aggiornamento: 2 Agosto, 10:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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