Analisi, campionamenti, verifiche con i droni: corsi d'acqua feltrini promossi dagli studenti-ricercatori

Domenica 11 Luglio 2021
Studenti-ricercatori promuovono le acque feltrine

FELTRE - Promossi i corsi d’acqua del Feltrino come Colmeda, Sonna e Stizzon. La conferma dagli studi degli alunni dell’Istituto canossiano “Vittorino da Feltre” nell’ambito dei progetti scuola “citizen science”, ovvero quelle attività che coinvolgono il pubblico nella ricerca e nelle quali i cittadini possono portare un contributo significativo a un esperimento o un progetto. I ragazzi hanno trovato un indicatore significativo nei corsi d’acqua: gli insetti che popolano solo acque pulite, come i plecotteri. Tutto sommato il giudizio raggiunto dalle analisi è positivo, anche se con qualche criticità. 

IL PROGETTO
Hanno lavorato sul campo, con rigorosi metodi moderni di monitoraggio (oltre all’utilizzo di droni e progettazioni 3D), due classi del Liceo paritario Stem di Feltre, un acronimo che indica una ormai nota curvatura sperimentale ed interdisciplinare che abbraccia Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica, ma le affianca alle discipline umanistiche che aiutano a formare un orizzonte di senso alla stessa ricerca scientifica. Dallo studio sul campo, anzi in alveo, è emersa una buona qualità dei parametri chimico-fisici dei sistemi fluviali analizzati, almeno nei tratti a monte dello scarico del depuratore di Feltre, e c’è una buona disponibilità d’acqua in termini quantitativi (nei tratti in questione non insistono derivazioni rilevanti). Meno positivo il giudizio sugli aspetti geomorfologici, a seguito della forte presenza di opere idrauliche che artificializzano pesantemente gli alvei. Questo non ha impedito comunque di osservare come questi tratti fluviali siano in grado di ospitare ancora una significativa biodiversità, con la presenza di bioindicatori tipici di ambienti poco alterati, quali appunto i plecotteri. 

IL LAVORO
Quattro le settimane di uscite e di lavoro in laboratorio.

I giovani ricercatori sono stati guidati da esperti e da docenti (Bruno Boz, Laura Vidalino, Laura Brugnera, Enrica Dalla Marta, Nicola Bisetto. Sono partiti dalla domanda sullo stato dell’inquinamento del territorio, poi si sono attivati con l’uso di retini immanicati, campionatori, sonde di misura, droni, microscopi e un mulinello per la misura della velocità di corrente “autocostruito” in un precedente laboratorio di tecnologia. Al lavoro di analisi si è accompagnato uno studio attraverso un modello fisico di un bacino idrografico realizzato dagli studenti nel laboratorio della scuola, con cui è stata simulata la tenuta idraulica dei nostri corsi d’acqua in presenza di eventi alluvionali eccezionali, comparando diversi possibili scenari di gestione dei sedimenti. I dati ottenuti da loro sono andati ad alimentare alcuni portali che raccolgono dati scientifici prodotti da cittadini stessi ed accessibili a tutti, come previsto dalla “Citizen science”. È stata realizzata anche una presentazione multimediale del lavoro visibile sul canale YouTube dell’Istituto canossiano “Vittorino da Feltre”.

Ultimo aggiornamento: 07:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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