Regole d'Ampezzo, cambia lo statuto: apertura a tutti i figli maschi oltre i 25 anni

Lunedì 6 Settembre 2021 di Marco Dibona
L'assemblea delle Regole di Ampezzo

CORTINA D'AMPEZZO - Le Regole d’Ampezzo hanno completato l’iter di apertura ai giovani.

Ieri l’assemblea straordinaria della Comunanza delle undici Regole ha approvato a larghissima maggioranza le modifiche al “laudo”, lo statuto della antica istituzione, confermando quanto avevano deciso due anni fa le singole Regole. Sono registrati nel catasto generale, nell’elenco degli aventi diritto, tutti i figli maschi discendenti da un consorte regoliere, al compimento di 25 anni di età. In mancanza di discendenti di sesso maschile vi sono iscritte le figlie ereditarie. Qualora il genitore sia già deceduto, l’iscrizione del giovane avviene al raggiungimento della maggiore età.

IL CAMBIAMENTO È stata quindi cancellata la figura del “fiol de sotefamea”, che era stata istituita una quarantina di anni fa, per tentare una prima apertura ai giovani. Su 526 presenti all’assemblea i votanti sono stati 503; i favorevoli alla cancellazione dell’articolo 5 e alla modifica dell’articolo 7 sono stati 461, con 32 contrari, e un consenso del 90.5% di favorevoli, sul numero di votanti. Per le modifiche allo statuto è prevista una maggioranza qualificata di due terzi. L’assemblea ha aggiornato il catasto, rispetto all’ultima seduta plenaria, che risaliva al 29 aprile 2019: i regolieri sono passati da 771 a 759; i loro discendenti di almeno 25 anni sono scesi da 395 a 382. In due anni si sono perse dunque 25 persone. Dopo il voto di ieri il catasto sarà semplificato e conterrà una sola figura, quella del regoliere.

LA RIUNIONE L’assemblea si è riunita sotto un tendone, allestito con la collaborazione dei Sestieri d’Ampezzo, sulla pista del vecchio aeroporto, a Fiames, per superare le norme sanitarie sulla pandemia; fra gli altri adempimenti sono state ratificate alcune delibere assunte con urgenza dalla deputazione, il consiglio che regge le Regole, in questi due anni di difficoltà. Sono stati aggiornati i Piani di sviluppo turistico per alcuni interventi progettati dalla società di impianti a fune Faloria, in Val Padeon, sotto il Cristallo, con 424 voti a favore, pari a 82%, e 83 contrari; per un analogo adempimento alle pendici della Tofana, chiesto dalla società Ista, i favorevoli sono stati 374, pari al 77%, e i contrari 103. Non sono stati discussi tre argomenti, inizialmente inseriti all’ordine del giorno, poiché gli incartamenti non sono stati depositati completi, nei termini stabiliti: si trattava dell’ampliamento del bacino artificiale di Vervei, di una nova pista da sci, di un percorso per le mountain bike. Potranno essere ripresentati all’assemblea generale della prossima primavera, fissata per consuetudine la domenica in Albis, la prima dopo la Pasqua.

LA RELAZIONE DEL PRESIDENTE Il presidente Flavio Lancedelli ha quindi letto una relazione su alcuni temi importanti della vita regoliera: cantieri, lavori, iniziative, relazioni con altre amministrazioni, primo fra tutti il Comune di Cortina. Nella conclusiva apertura agli interventi dei regolieri sono state sollevate alcune vibranti critiche all’operato della deputazione, soprattutto nella gestione economica dell’istituzione, penalizzata da alcuni impegnativi interventi, fra la costruzione della stalla dei Ronche e il rifacimento del rifugio al Lago d’Aial.

Ultimo aggiornamento: 7 Settembre, 08:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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