Passaggio a Bolzano: Ghedina e Grones gelano Frena

Domenica 8 Novembre 2020 di Raffaella Gabrieli
Passaggio a Bolzano: Ghedina e Grones gelano Frena
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Referendum e passaggio all’Alto Adige: dopo il sindaco di Colle Paolo Frena, scendono in campo anche i colleghi di Livinallongo e Cortina che per ora raffreddano gli entuasiasmi. Il sasso era stato lanciato da Frena, che, dopo l’annuncio nel programma elettorale, ha confermato di voler rispolverare il verdetto delle urne del 2007: allora gli abitanti di Colle Santa Lucia, Cortina e Livinallongo si espressero con il 79% dei consensi a favore del passaggio dalla provincia di Belluno a quella di Bolzano.
L’OBIETTIVO
«Ferma restando la massima volontà di tutelare i ladini dei tre comuni dal punto di vista storico e culturale - affermano i sindaci di Fodom Leandro Grones e di Ampezzo Gianpietro Ghedina - è vero anche che negli ultimi 13 anni il mondo è cambiato. Ad esempio, tra fondi ex Odi e grandi eventi i contatti con la Regione Veneto e con la Provincia di Bolzano sono quasi quotidiani. E questo ci consente, in qualche modo, di superare i confini geografici all’insegna di un’importante collaborazione». 
QUI LIVINALLONGO 
«L’istanza referendaria - ricorda Grones - venne promossa sulla base dell’articolo 132 della Costituzione e fu approvata dalle tre comunità con larghissima maggioranza. Oggi la partita è tutta politica e si gioca in Parlamento: la popolazione si aspettava e si aspetta tutt’ora una risposta, qualunque essa sia, alle proprie legittime richieste. Forse il ferro andava battuto finché era arroventato». «Da 13 anni ad oggi - prosegue - sono state introdotte nuove misure come i fondi di confine e sono stati assegnati a Cortina i Mondiali di sci e le Olimpiadi invernali, il cui grande merito per quest’ultime, va al presidente del Veneto Luca Zaia. Ma anche Vaia ha portato con sè grande attenzione dello Stato e della Regione a questi territori. È evidente come la politica, ma anche l’economia, sia concentrata attorno ai grandi eventi, specialmente i Giochi, che hanno e avranno una ricaduta enorme sull’area e che, tra l’altro, coinvolgono in maniera importante Trento e Bolzano». E a proposito di Alto Adige, Grones sottolinea che «i rapporti con la provincia autonoma sono assolutamente ottimi e in continua evoluzione. Facciamo parte con un nostro rappresentante dell’Euregio, strumento politico europeo di coesione e di cooperazione transfrontaliera: attualmente per gli aspetti legati alla cultura e alla scuola, ma con obiettivi di collaborazione che riguardano anche temi come i trasporti, la mobilità, l’economia, il turismo, l’ambiente, il sociale. Su alcuni di questi, come ad esempio la mobilità attorno al passo Sella, già lavoriamo fattivamente da tempo con gli enti interessati a vari livelli». 
QUI CORTINA
Non è molto diverso il clima dall’altra parte del passo Giua. «Partiamo da un presupposto fondamentale - premette Ghedina - e cioè che i nostri tre comuni sono storicamente ladini e come tali vanno tutelati e valorizzati in termini linguistici e culturali.

E su questo campo, che rappresenta un valore imprescindibile per la nostra comunità e che personalmente mi sta particolarmente a cuore, darò sempre il mio apporto, forte e determinato. Detto ciò, però, va anche detto che da 13 anni a questa parte è cambiato il mondo. E che fortunatamente, grazie a varie iniziative, i nostri tre comuni sono stati coinvolti via via sempre più nella vita amministrativa ed economica dell’Alto Adige. I confini geografici, in qualche modo, sono stati superati. Con il presidente veneto Luca Zaia che con quello altoatesino Arno Kompatscher ci sentiamo non dico tutti i giorni, ma quasi. Questo a dimostrazione della loro significativa attenzione nei nostri confronti. E i grandi eventi in programma, dai Mondiali alle Olimpiadi, ne sono la principale testimonianza. Ci sono in ballo tali e tante sinergie che a volte sembriamo un’unica entità».

Ultimo aggiornamento: 08:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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