BELLUNO - L’accelerazione della campagna vaccinale in provincia arriva a 125 all’ora.
I NUMERI
In ogni caso l’Ulss Dolomiti ha oltrepassato la soglia delle 140mila dosi somministrate da quel 27 dicembre 2020 in cui tutto è partito. I cicli completi, prima e seconda dose, sono ormai 50.740. Presi singolarmente, questi numeri sono senz’altro positivi. Ma se aumentiamo la distanza focale e li inseriamo in una tabella insieme ad altri dati ci accorgiamo che il tragitto di quella accelerazione di cui si parlava all’inizio non è ancora terminato. Da quando il commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo ha stabilito che l’Italia deve arrivare a 600mila somministrazioni al giorno, anche per la provincia di Belluno la media giornaliera si è alzata. Esattamente da 1700-1800 a 2.200 dosi (obiettivo su scala provinciale). Sabato l’Ulss Dolomiti ha vaccinato addirittura 3mila persone. Tuttavia è chiaro che il dato ha senso solo se inserito in un contesto (che può essere una settimana) e se viene poi suddiviso per i giorni presi in considerazione. Altrimenti non sarebbe possibile estrapolare una media. Queste sono le dosi somministrate dal 30 maggio al 5 giugno: 1945 (30 maggio), 1286 (31 maggio), 1423 (primo giugno), 865 (2 giugno), 2824 (3 giugno), 2186 (4 giugno), 3059 (5 giugno). Come si può vedere i dati sono altalenanti. Salgono, scendono e poi aumentano di nuovo. La media di quei 7 giorni è 1941. Quindi: i numeri sono buoni; il trend è in salita; l’obiettivo fissato dal governo non è ancora stata raggiunto su scala locale. È probabile che accadrà nei prossimi giorni ma dipenderà molto dalle forniture in arrivo. L’ultimo record, in ambito vaccini, era fermo al 2 maggio.
MILLE OLTRE L’ULTIMO RECORD
L’Ulss Dolomiti aveva somministrato quasi 2.300 dosi di vaccino anti-covid. Ma la situazione era ben diversa. Il totale era fermo a 85mila somministrazioni e il portale dell’azienda sanitaria era aperto soltanto a ultra ottantenni, 70-79enni, 60-69enni, soggetti estremamente vulnerabili e disabili. Qualche mese prima, il 13 marzo, c’era stata un’altra giornata storica: il famoso accesso libero dedicato agli over 80. Si erano presentate più di 1900 persone intasando la circolazione a Belluno, Feltre, Tai e Agordo, tanto da spingere il dipartimento di Prevenzione a chiamare i carabinieri (e a dire «Mai più accesso libero a Belluno»). Da qualche giorno il portale è stato aperto a tutti. Chiunque con più di 12 anni può inserire il proprio codice fiscale e prenotarsi. All’interno c’è uno spazio dedicato anche agli operatori del turismo e dei centri estivi per poter partire in sicurezza con la stagione estiva. A Belluno sono stati attivati 3mila posti e alcuni sono ancora disponibili. Nel frattempo si continua a vaccinare. Ieri erano in programma numerose sedute a cura dei medici di medicina generale e sono stati potenziati i drive-in sparsi sul territorio. La via è tracciata. Popolazione sempre più coperta dai vaccini e contagi sempre più bassi.