Superata quota 3mila vaccini al giorno in provincia di Belluno: nuovo record

Lunedì 7 Giugno 2021 di Davide Piol
Prosegue a ritmo elevato la campagna di vaccinazione in provincia di Belluno

BELLUNO - L’accelerazione della campagna vaccinale in provincia arriva a 125 all’ora.

In un solo giorno, cioè sabato, l’Ulss Dolomiti è riuscita a somministrare 3mila dosi di vaccino anti-covid (divise nelle 24 ore sono 125 ogni ora). Un dato che, spiega l’azienda sanitaria, «ha fatto registrare uno dei tassi più alti di dosi somministrate per numero di abitanti». Oltre il 50% della popolazione con più di 16 anni, residente nel Bellunese, ha ricevuto almeno una dose di vaccino. Tralasciando il fatto che la platea dei vaccinabili ora si è allargata (in Veneto le vaccinazioni sono state aperte dai 12 anni in su), sarebbe interessante capire come è distribuito quel 50%. Ossia quali sono le fasce d’età che hanno raggiunto e superato la tanto agognata immunità di gregge, già ampiamente superata per gli ottantenni e i settantenni e sul filo per i sessantenni.


I NUMERI
In ogni caso l’Ulss Dolomiti ha oltrepassato la soglia delle 140mila dosi somministrate da quel 27 dicembre 2020 in cui tutto è partito. I cicli completi, prima e seconda dose, sono ormai 50.740. Presi singolarmente, questi numeri sono senz’altro positivi. Ma se aumentiamo la distanza focale e li inseriamo in una tabella insieme ad altri dati ci accorgiamo che il tragitto di quella accelerazione di cui si parlava all’inizio non è ancora terminato. Da quando il commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo ha stabilito che l’Italia deve arrivare a 600mila somministrazioni al giorno, anche per la provincia di Belluno la media giornaliera si è alzata. Esattamente da 1700-1800 a 2.200 dosi (obiettivo su scala provinciale). Sabato l’Ulss Dolomiti ha vaccinato addirittura 3mila persone. Tuttavia è chiaro che il dato ha senso solo se inserito in un contesto (che può essere una settimana) e se viene poi suddiviso per i giorni presi in considerazione. Altrimenti non sarebbe possibile estrapolare una media. Queste sono le dosi somministrate dal 30 maggio al 5 giugno: 1945 (30 maggio), 1286 (31 maggio), 1423 (primo giugno), 865 (2 giugno), 2824 (3 giugno), 2186 (4 giugno), 3059 (5 giugno). Come si può vedere i dati sono altalenanti. Salgono, scendono e poi aumentano di nuovo. La media di quei 7 giorni è 1941. Quindi: i numeri sono buoni; il trend è in salita; l’obiettivo fissato dal governo non è ancora stata raggiunto su scala locale. È probabile che accadrà nei prossimi giorni ma dipenderà molto dalle forniture in arrivo. L’ultimo record, in ambito vaccini, era fermo al 2 maggio. 
MILLE OLTRE L’ULTIMO RECORD
L’Ulss Dolomiti aveva somministrato quasi 2.300 dosi di vaccino anti-covid. Ma la situazione era ben diversa. Il totale era fermo a 85mila somministrazioni e il portale dell’azienda sanitaria era aperto soltanto a ultra ottantenni, 70-79enni, 60-69enni, soggetti estremamente vulnerabili e disabili. Qualche mese prima, il 13 marzo, c’era stata un’altra giornata storica: il famoso accesso libero dedicato agli over 80. Si erano presentate più di 1900 persone intasando la circolazione a Belluno, Feltre, Tai e Agordo, tanto da spingere il dipartimento di Prevenzione a chiamare i carabinieri (e a dire «Mai più accesso libero a Belluno»). Da qualche giorno il portale è stato aperto a tutti. Chiunque con più di 12 anni può inserire il proprio codice fiscale e prenotarsi. All’interno c’è uno spazio dedicato anche agli operatori del turismo e dei centri estivi per poter partire in sicurezza con la stagione estiva. A Belluno sono stati attivati 3mila posti e alcuni sono ancora disponibili. Nel frattempo si continua a vaccinare. Ieri erano in programma numerose sedute a cura dei medici di medicina generale e sono stati potenziati i drive-in sparsi sul territorio. La via è tracciata. Popolazione sempre più coperta dai vaccini e contagi sempre più bassi. 

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