Dolomiti Superski, la stagione dei record nonostante i rincari

Giovedì 4 Maggio 2023 di Andrea Ciprian
Dolomiti Superski, la stagione dei record nonostante i rincari

BELLUNO -  Sulle Dolomiti, la stagione sciistica che si è appena conclusa è stata la migliore di sempre nonostante l'aumento dei prezzi. Il primo maggio si sono fermati gli ultimi impianti, quelli del monte Faloria a Cortina, e così si è potuto tracciare un bilancio che evidenzia numeri da record. Dopo ben 158 giorni di attività nelle 12 valli del consorzio Dolomiti Superski, sono stati venduti 3.600.000 skipass per un totale di 11.850.000 "giornate sci" (la somma dei giorni trascorsi sulle piste dagli sciatori) e 183.000.000 passaggi agli impianti. Il totale degli sciatori che hanno utilizzato gli impianti di risalita sulle principali stazioni invernali del Bellunese e del Trentino Alto Adige orientale sono stati ben 3.500.000.
Così gli addetti ai lavori non possono che palesare grande soddisfazione per tali risultati. «Nonostante l'estate scorsa non facesse presagire nulla di buono, a causa dell'esplosione dei costi energetici e dell'aumento drammatico dell'inflazione per la guerra in Ucraina, l'andamento della stagione si è poi rivelato molto superiore alle aspettative dice Andy Varallo, presidente di Dolomiti Superski -.

La risposta degli appassionati di sci è stata buonissima fin dall'apertura delle prime piste, il 25 novembre, e si è mantenuta alta fino a Pasqua. Fortunatamente le previsioni drammatiche dell'autunno non si sono avverate e ora, tirando le somme, possiamo certamente parlare di una stagione molto positiva». Il risultato supera quelli di tutte le stagioni passate: rispetto all'ottimo inverno 2018/19 (il più recente non penalizzato dal Covid), l'ultimo ha fatto registrare un +3,1% di primi ingressi e un +6,4% di passaggi agli impianti. Un altro dato molto significativo riguarda gli skipass venduti, aumentati dell'11,2%. «È stata la migliore stagione di Dolomiti Superski e questo non può che farci sperare in un buon futuro», dice Thomas Mussner, direttore generale della Federconsorzi che riunisce ben 130 società funiviarie nelle province di Belluno, Bolzano e Trento.


INTERNAZIONALIZZAZIONE
La stagione invernale 2022/23, poi, è stata caratterizzata da un notevole sviluppo in termini di internazionalizzazione della clientela: gli acquirenti degli skipass di Dolomiti Superski o dei suoi singoli comprensori provengono per un 50% dall'Italia, i rimanenti dalla Germania (21%) e a seguire da Polonia, Repubblica Ceca, Croazia, Paesi Bassi, Regno Unito, Austria, Slovenia e Svizzera. In forte crescita il pubblico nordamericano, da quando Dolomiti Superski è diventato partner dello skipass "globale" Ikon Pass. In termini di canali di vendita, Marco Pappalardo, direttore marketing di Dolomiti Superski, sottolinea che «grazie allo sviluppo dello shop online, siamo riusciti a vendere oltre il 22% degli skipass da remoto (l'anno scorso era il 7%), garantendo meno code presso gli uffici skipass e l'accesso diretto agli impianti di risalita». La risposta del pubblico è stata ottima e, alla fine, anche le bizze del meteo non hanno rappresentato un problema grazie ai moderni sistemi di innevamento. «Tutto sta andando per il meglio, ma la vera sfida per l'immediato futuro sarà riuscire a trovare gente che lavori agli impianti, nei rifugi e nelle altre attività in montagna. C'è una vera penuria di personale», evidenzia però Marco Grigoletto, presidente di Anef Veneto, l'associazione degli esercenti funiviari.

Ultimo aggiornamento: 16:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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