Belluno. Una raccolta fondi per formare personale sanitario in memoria della dg Maria Grazia Carraro

Carraro è mancata a 62 anni ed era direttore generale all'Ulss Dolomiti

Venerdì 21 Aprile 2023 di Federica Fant
Raccolta fondi in ricordo di Maria Grazia Carraro

BELLUNO - Ieri all'Ulss Dolomiti è stata una giornata di dolore per la scomparsa prematura del direttore generale Maria Grazia Carraro, 62 anni, originaria di Vazzola (Treviso), residente nella frazione di Negrisia a Ponte di Piave. Ma per l'azienda sanitaria è stata anche una giornata «ricca dell'immenso affetto arrivato da ogni dove, istituzioni, enti, associazioni e anche singoli cittadini» che si sono stretti ai quasi 4mila dipendenti della sanità pubblica bellunese con centinaia di messaggi. E ieri quelli dei suoi collaboratori: i sanitari, dirigenti, che ne hanno potuto apprezzare la professionalità e l'umanità. E L'Ulss Dolomiti ha attivato una raccolta fondi in ricordo della dottoressa Carraro per la promozione della formazione del personale sanitario.

Il ricordo dei colleghi

«La dottoressa Carraro aveva una capacità comunicativa incredibile e questo le permetteva di entrare facilmente in sintonia con chi incontrava - commenta la direttrice amministrativa Rosanna Zatta -, anche se spesso gli argomenti erano spinosi. Il periodo della pandemia Covid e la difficoltà di reclutare medici e personale sanitario sono stati particolarmente difficili e impegnativi, ma questo non le ha mai impedito di guardare con ottimismo al futuro anche cercando soluzioni innovative e fuori dai consueti schemi».

Sandro Cinquetti, direttore del Dipartimento di Prevenzione ha raccontato «con personale affetto e gratitudine un giorno trascorso insieme all'inizio della campagna vaccinale anti-Covid, il 13 marzo 2021.

In quel sabato, freddo ma fortunatamente soleggiato, avevamo invitato a vaccinazione, con accesso libero, nei nostri 4 drive-in di Belluno, Feltre, Tai di Cadore e Agordo, le persone nate negli anni 1938 e 1939. Arrivato a Belluno per seguire la giornata, ho trovato già presente e molto attiva la dottoressa Carraro. Insieme osservavamo increduli il continuo giungere di automobili con donne e uomini ultraottantenni. Il pensiero e la dedizione del Dg andavano certo allo straordinario successo della giornata, rappresentato da un totale finale di oltre 2.000 vaccinati, ma erano soprattutto dedicati, senza sosta, con energia straordinaria, ad accogliere ogni singola persona. Di fronte ai molti anziani che attendevano in piedi, decideva di spostare le panchine del parco ospedaliero, lei da un lato e io dall'altro: erano pesanti per me, non per lei! Ringraziati gli operatori, con il consueto affetto, a metà giornata se ne andava. Venivo poi a sapere che era partita per Feltre, intervenendo anche in quel drive-in. Questa è stata Maria Grazia Carraro: fare il bene, farlo bene» racconta Sandro Cinquetti.

A questo si aggiungono molti altri e commoventi ricordi come quello del direttore della funzione territoriale, Alessio Gioffredi. «Mi sono chiesto subito: "È una grande manager o una mamma speciale?" Mi è bastato pochissimo per aver certezza di entrambe le cose. Grazie per averti conosciuta e per avermi concesso di strapparti qualche risata anche in momenti difficili», ricorda Gioffredi, direttore della funzione territoriale.

Il ricordo di Rodolfo Muzzolon, direttore del dipartimento delle medicine specialistiche di Belluno e Franco Ferracci, direttore della neurologia di Belluno: «Le parole non sono mai sufficienti per descrivere la complessità di un essere umano. Non è così, tuttavia, per la nostra direttrice Generale che, ne siamo certi, ci mancherà moltissimo. Due parole possono riassumerne i tratti caratteriali salienti: semplicità e forza. Semplicità nell'approccio che significava capacità di ascolto, empatia che significava capacità di immedesimazione; e forza nel perseguire i propri obiettivi, caparbietà, resistenza. Chiunque si noi si sia rapportato a lei ha sempre trovato una porta aperta e un'interlocutrice attenta».

Edoardo Rossi, direttore del Pronto Soccorso di Feltre e coordinatore del dipartimento di Emergenza Urgenza: «Nel mio ultimo messaggio, pochi giorni fa, la definivo "guida e modello per me". La sua contagiosa energia e la sua capacità di ideare e perseguire strategie originali hanno trasformato in realtà molti dei suoi obiettivi. Poi, per me, un modello: di fronte a una prognosi certamente infausta il tempo diventa un tesoro, da spendere solo per ciò che ha valore vero. Maria Grazia, pescando generosamente nella sua bisaccia, ha dimostrato che lei non faceva la direttrice: lo era, incarnava quel ruolo. Solo ieri, di soldini non ne ha trovati più, ed ha smesso di frugare: ma mi ha reso molto più ricco».

«La dottoressa Carraro, al suo arrivo in Ulss 1 Dolomiti nel marzo 2021, nel prendere contatto con il Suem ha trovato un questione particolarmente "grande" da affrontare: il completamento della nuova Base Hems di Pieve di Cadore. Un cantiere complesso, con notevoli problemi. Lo ha affrontato come era suo stile: un grande sorriso, e una volontà indomabile, grazie alla quale ad inizio agosto 2022 ha potuto inaugurare la nuova struttura», racconta il dr Giulio Trillo, direttore Suem di Pieve di Cadore.

«Cara Maria Grazia è così che oggi vogliamo chiamarti. Per noi sei stata la direttrice Generale più presente nelle unità operative, vicina ed attenta, talmente vicina da confonderti a volte con uno di noi. Come quando, in maniera imprevista e discreta, è passata per il caffè alle 6,00 di sera felice di trovarci tutti assieme a discutere di un caso clinico, o come quella volta che con il dito ha controllato la polvere presente negli armadi, come dovrebbe fare ogni buon padre di famiglia. Il suo comando era "chiamatemi in qualsiasi momento sono a vostra disposizione" e noi l'abbiamo presa di parola», ricorda Paola Fullin, caposala della Medicina di Agordo insieme ai colleghi di Agordo.

«La perdita della dottoressa Carraro per me è stata davvero sentita. Sia in termini di capacità gestionale del suo lavoro sia per le qualità umane che ha sempre espresso. Mi ha colpito molto come pensasse e progettasse non solo in termini di servizi sanitari ma anche di creare intorno a questi un supporto che fosse di miglioramento nelle condizioni sociali» Sebastiano Di Rosa, Medico di Medicina Generale del Comelico.

«Abbiamo avuto la fortuna ed anche il privilegio di lavorare a fianco della dottoressa Maria Grazia Carraro in questi ultimi due anni. Era (giustamente) esigente, a volte anche troppo. Sapeva, però, anche gratificare i suoi collaboratori, riconoscendo le competenze ed i risultati di ognuno. Alla dottoressa Carraro non si poteva non volere bene», ricorda Tiziana Bortot, direttore degli Affari Generali a nome dei dirigenti dell'Area amministrativa e tecnica. L'abbraccio ieri anche dell'associazione donatori di sangue sezione di Feltre che esprime il proprio cordoglio e ricorda la dg come «una persona dalle grandi doti umane e professionali». 

Ultimo aggiornamento: 11:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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