I furti non si fermano: «Io, a tu per tu con il ladro: non dormo più»

Lunedì 30 Agosto 2021
Ancora furti a Quero, entrati mentre i proprietari dormivano
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QUERO VAS - I ladri non si danno per vinti e continuano a tentare furti a Quero. L’ultimo, in ordine di tempo, è quello avvenuto nella notte tra venerdì e sabato a casa Bagatella, in via Del Fagher, civico 26, nell’area industriale. Cristian Bagatella si è trovato a tu per tu con un malvivente, che, alla vista dell’uomo, è fuggito a gambe levate. «Se non mi fossi alzato da lì a poco me li sarei ritrovati in camera», racconta il querese. Grazie al provvidenziale intervento il furto non è andato a segno. Sul posto sono poi intervenuti i carabinieri della Compagnia di Feltre e la famiglia Bagatella ha formalizzato la denuncia. Nessuna fortuna per ladri nemmeno la notte precedente quando hanno tagliato la rete di recinzione della casa in via per Schievenin, al civico 22. I residenti hanno sentito dei rumori, dal retro della casa e sono intervenuti: anche in questo caso i malviventi alla vista dei proprietari hanno desistito. Sul posto i carabinieri.

LA TESTIMONIANZA
Insomma ormai sono 10 giorni di notti insonni a Quero: i primi colpi risalgono a venerdì 20 agosto. «Erano giorni che non dormivo per la tensione - racconta Cristian Bagatella - Così anche il mio vicino.

Quella sera, venerdì, ero andato da mia mamma a dormire, in via Del Fagher, vista anche la situazione di paura che anche lei stava vivendo per queste scorribande. Sono stato sveglio tutta la notte in contatto con il mio vicino in un gruppo: una chat in cui segnalavamo ogni rumore sospetto, e, in caso di necessità ci saremmo messi in azione». «Alle 4 di mattina - prosegue Bagataella - mi sono addormentato. Alle 4,30 sono venuti dentro casa. Sono entrati nel pezzo di abitazione che sto restaurando, dove non ci sono ancora i serramenti. Hanno tagliato il telo di protezione al piano sotto e dopo poco sarebbero entrati nelle nostre camere. Quando ho sentito i rumori mi sono svegliato di soprassalto e mi sono alzato. Ho aperto la porta e me lo sono trovato davanti». Cristian era a tu per tu con il ladro. «È stata una frazione di secondo - racconta - mi sono scagliato addosso, ma l’ho fatto scappare. Non c’è stato contatto. La fortuna è che non sono riusciti a rubare niente, ma se non mi alzavo non sarebbe finita così». In realtà una cosa l’han rubata: la tesserina di memoria della fototrappola, che Cristina aveva sistemato all’entrata di casa. «Avevamo messo la fototrappola - spiega -, nascosta nel portico e son riusciti a trovarla: forse ci osservavano quando la stavamo sistemando prima di andare a letto. Hanno tirato fuori la card della memoria e se la sono presa, per non lasciare tracce». Ma le immagini dei ladri che stanno agendo a Quero sono già nelle mani degli investigatori: la banda è stata immortalata da telecamere sia pubbliche che private. «Son “dei gatti” - dice con un’immagine colorita Cristian - agili e veloci: appena sono uscito fuori sono scappati. Ho subito chiamato i carabinieri che sono arrivati, ma anche le loro ricerche non hanno dato esito. Ringrazio i carabinieri per l’intervento che hanno fatto e anche il mio vicino, Fabio Tomè, sempre presente». E conclude: «Mai abbassare la guardia: anche questa notte (ieri ndr) stiamo alzati: hanno provato ad entrare da un mio vicino, ma visto che c’era l’allarme hanno desistito».

I SINDACI BELLUNO Perché questi ladri continuano a rimanere sul territorio?

Ultimo aggiornamento: 08:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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