Vogliono entrare al lavoro senza green pass, il titolare chiama i carabinieri

Mercoledì 3 Novembre 2021
Al lavoro senza green pass, arrivano i carabinieri
6

QUERO VAS - Pretendono di entrare senza green pass al lavoro: il titolare chiama i carabinieri.

Solo all’arrivo dei militari i due operai della Mistral Optical, occhialeria di via del Fagher a Quero Vas, si sono calmati e hanno desistito ritornando a casa. I due lavoratori no vax si rifiutano anche di fare i tamponi, che tra l’altro vengono messi a disposizione dal datore di lavoro, che sostiene i costi al 50%.



IL CASO
I due operai erano entrati in malattia proprio a ridosso dall’entrata in vigore del Decreto Legge del 21 settembre 2021, che detta l’obbligo della certificazione verde per i lavoratori. Ieri era il primo giorno di lavoro e hanno “sfidato” la legge. Angelo Stramare, il titolare dell’azienda che dà lavoro a un centinaio di dipendenti, di fronte al rifiuto dei due non ha potuto fare altro che chiedere aiuto al 112. I militari della Compagnia di Feltre sono accorsi spiegando ai due, un uomo e una donna del posto, che non era possibile entrare in azienda senza la certificazione. Tutto si è concluso senza conseguenze, perché la coppia di operai è tornata a casa. Nessuna multa quindi (il lavoratore rischia una sanzione amministrativa che va da 600 a 1.500 euro) e nessuna denuncia, visto che i toni non si sono mai alzati.

Germania, contro l'aumento contagi le aziende si difendono: il tampone non basta più, serve il vaccino

LA MALATTIA
Sono circa 20% i lavoratori della Mistral senza vaccino: una ventina sul totale di 100 dipendenti. Ma a differenza di chi ha eseguito ogni due giorni i tamponi, non mancando mai sul posto di lavoro, tre sono finiti in malattia. I due operai senza green pass in particolare si sono ammalati, per coincidenza, venerdì 15 ottobre uno e lunedì 18 ottobre l’altro che arrivava da un giorno di permesso venerdì 15. «Sono necessari più controlli in questi casi - afferma l’imprenditore Angelo Stramare -: non trovo giusto che alcune persone se ne approfittino e per non rischiare di essere sospese si mettano in malattia. Mi chiedo anche come possano scattare ad orologeria questi certificati. I dottori? Servono controlli». 

Stato di emergenza, Green pass verso la proroga fino all'estate 2022: cosa cambia per smart working e viaggi

I TAMPONI
Ieri i due non hanno per evitato la sospensione e i colleghi si stanno facendo carico anche dei loro volumi di lavoro. «Sono tre gli irriducibili - spiega Stramare - che avevano detto che non avrebbero fatto tamponi o vaccini: uno è ancora in malattia. Noi abbiamo messo a disposizione tutti gli strumenti possibili: in azienda c’è la possibilità di fare tamponi che vengono pagati al 50% da noi».

Ultimo aggiornamento: 08:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci