«Stiamo vivendo una giornata storica, rendiamocene conto - ha annunciato Zaia - e non discuteremo se farlo, questo treno, ma sul farlo bene. La decisione è già presa. Per realizzare l'opera ci sarà il confronto con le amministrazioni locali e con le istituzioni superiori, dello Stato».
«Un progetto di questo tipo rientra nelle nostre linee strategiche, che riassumiamo con «cura del ferro», di attenzione alla ferrovia. Non è nostalgia, ma apertura al futuro, è modernità» - ha chiarito Delrio. Ha dato conferma di questa strategia, con dati sui progetti già in attuazione: «Vogliamo fare in modo che l'Italia si avvicini veramente all'Europa, seguendo le disposizioni che vogliono, entro il 2030, il 30% delle merci che debbono percorrere oltre 300 chilometri, portate su rotaia».
Ha poi assicurato il coinvolgimento delle ferrovie, tramite la società Rfi, che ha detto pronta ad assistere i progettisti, per il nuovo tracciato da dare al collegamento attraverso le Dolomiti, dal Cadore alla Pusteria, passando per Cortina, in un modo o nell'altro.
Il Landeshaptmann altoatesino Arno Kompatscher aggiunge: «È un progetto ambizioso, ma del tutto realistico. Anche i costi sono abbordabili: pensiamo a un cofinanziamento dell'Unione europea. Ci crediamo davvero a questo progetto, base per uno sviluppo sostenibile del turismo. Adesso bisogna trovare il tracciato e fare le valutazioni tecniche e ambientali. In ogni caso bisognerà mantenere l'attuale ciclabile, soprattutto dove è utilizzata come pista per lo sci di fondo: è una delle prescrizioni che daremo ai progettisti, nella fase di studio».
Gli ambientalisti del comitato Peraltrestrade Dolomiti commentano: «Regione Veneto e Sudtirolo stanno lavorando seriamente all'ipotesi ferroviaria per il completamento dell'anello della Ferrovia delle Dolomiti, che ci porterà verso un futuro sempre meno dipendente dall'auto e questo non può che farci piacere ed avrà tutto il nostro sostegno. Sì alle proposte intelligenti, che abbiano un vero interesse pubblico. Invece il prolungamento a nord dell'autostrada A27, di cui qualcuno, negli ultimi tempi, sta agitando lo spettro, non è che una fantasia priva di fondamento. È riproposta ad arte per cercare di spostare l'attenzione dal prolungamento della ferrovia, da noi sempre caldeggiato».
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