Provincia blindata da 47 telecamere, varchi elettronici in ogni via d'accesso

Lunedì 2 Maggio 2022 di Davide Piol
Provincia blindata da 47 telecamere, varchi elettronici in ogni via d'accesso

BELLUNO -  Il prefetto Mariano Savastano l'ha definita una sorta di cintura elettronica che ha il compito di sorvegliare e proteggere la provincia. Detto in parole più semplici è un insieme di telecamere leggi-targa che sono state posizionate nei punti strategici del territorio, quindi quelli in entrata, ma anche nelle vie più interne, in modo da consentire alle forze dell'ordine di tenere sotto controllo i passaggi da e per la provincia. Uno strumento fondamentale per il Bellunese, spesso vittima di furti in abitazione e rapine da parte di persone che una volta portato a termine il colpo escono dal confine regionale. Il progetto, iniziato 6 anni fa, è costato quasi 1 milione di euro (finanziato per la maggior parte dal Fondo dei Comuni confinanti) e ha previsto l'installazione di 47 impianti di rilevazione targhe. È stato presentato ieri mattina, in Prefettura, alla presenza di molti sindaci, del presidente della Provincia Roberto Padrin, del Consorzio Bim Piave Belluno, della Società informatica territoriale (Sit), delle forze dell'ordine.

Per la Regione c'era l'assessore all'Ambiente e alla specificità di Belluno Gianpaolo Bottacin, per lo Stato il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D'Incà.

LA SICUREZZA

«Progetti come questi ha commentato il prefetto Mariano Savastano sono strumenti importanti per l'individuazione di interventi concreti per la sicurezza urbana volti a perseguire molteplici obiettivi tra cui la promozione e la tutela della località, il rispetto del decoro urbano, la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di criminalità diffusa e predatoria attraverso servizi e interventi di prossimità nonché installazione di sistema di video sorveglianza e rilevazione targhe posizionate lungo le principali vie di comunicazione». I 47 dispositivi sono in grado di identificare i veicoli in entrambe le direzioni e classificarli secondo tipologia, marca, colore: «Forse per la prima volta sul territorio nazionale si è dato vita a un sistema che potremmo rappresentare come una cintura elettronica del territorio provinciale. Abbiamo già cominciato a testarlo all'inizio di aprile con ottimi risultati. È un progetto di grande utilità dal punto di vista investigativo, dai risultati performanti».

SINDACI ESCLUSI

Anche se partito su sollecitazione dei sindaci - a seguito di alcuni fenomeni predatori in provincia - questi non potranno accedere al portale di monitoraggio delle telecamere. È uno strumento in mano alle sole forze dell'ordine che ieri mattina, pur essendo presenti, sono rimaste silenziose lasciando ampio spazio ai commenti istituzionali. «È un'occasione di grande soddisfazione ha detto il sindaco di Belluno Jacopo Massaro perché si tratta di un progetto di grande rilievo a favore della nostra comunità. Non è nato un giorno a caso, ma qualche anno fa con il Comitato ordine e sicurezza pubblica quando si cercavano strategie per contrastare alcune situazioni che si stavano verificando». Le telecamere già installate, anche nel capoluogo, avevano permesso di identificare alcuni dei responsabili facendo emergere la necessità di potenziare l'intero sistema di video-sorveglianza: «Un progetto innovativo che farà scuola in altri territori».

SFORZO COMUNE

Plauso anche da parte del presidente della Provincia. «È una giornata di cui noi sindaci dobbiamo essere orgogliosi ha sottolineato Padrin Quando si costruisce un progetto insieme per il bene dei nostri cittadini penso siamo arrivati a un grandissimo risultato. Uno sforzo comune che ha messo insieme Consorzio Bim, Provincia, Fondo Comuni confinanti». E ha concluso: «Quando vediamo che la provincia di Belluno è nelle primissime posizioni come qualità della vita, sicuramente un contributo l'abbiamo dato anche noi perché siamo una provincia sicura. Questo contribuirà a farci scalare altre posizioni, quindi a migliorare la sicurezza, ma farà anche prevenzione. Troppo spesso ci dimentichiamo che è importante prevenire prima che curare».

Ultimo aggiornamento: 17:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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