Ideal: la protesta dei lavoratori sotto ai riflettori del Giro d'Italia

Mercoledì 19 Maggio 2021 di Eleonora Scarton
La casetta di legno e il tendone davanti alla sede della Ideal di Trichiana: sono il presidio permanente

Fine luglio: è la scadenza che i sindacati della Ideal Standard di Trichiana si sono dati risolvere la vertenza.

Per questo sono state intensificate le iniziative che possono tenere alta l’attenzione della comunità. Prima, in ordine di tempo, l’inaugurazione del presidio ieri, che rimarrà permanente e che servirà per «dare visibilità a tutte le iniziative che vogliamo mettere in campo nelle prossime settimane, sia all’interno che all’esterno dello stabilimento», sottolinea Denise Casanova della Filctem. 


IL PRESIDIO 
Ieri il via al presidio permanente che sarà aperto, intanto, dalle 13 alle 18. Nutrito il gruppo presente, agguerrito nel difendere strenuamente le sorti dello stabilimento. «Questo presidio – spiega Bruno Deola della Femca Cisl - sarà un punto d’incontro tra lo stabilimento e la comunità. L’auspicio è che la gente passi per un saluto, per esprimerci la sua solidarietà e, per chi ha la possibilità, per un contributo economico per portare avanti le iniziative e sostenere quei lavoratori che più verranno penalizzati dai numerosi scioperi in programma». 


LE INIZIATIVE 
Le iniziative programmate sono diverse. Per quanto riguarda quelle all’interno dello stabilimento, si terranno due giornate di sciopero di otto ore, una venerdì ed una lunedì. Inoltre è prevista l’indizione di uno sciopero di 24 ore a settimana con date che saranno comunicati all’ultimo momento, per non dare troppo preavviso all’azienda. Dal punto di vista mediatico, invece, i lavoratori dello stabilimento di Trichiana si sistemeranno lunedì a Cortina, nella zona arrivo della tappa del giro d’Italia, armati di striscioni e bandiere. «Abbiamo già prenotato due pullman da 25 posti ciascuno, ma ci aspettiamo che molti lavoratori raggiungeranno il posto con mezzi propri – afferma Denise Casanova -. L’obiettivo è dare una visibilità internazionale alla nostra vertenza. Sappiamo chi vuole la chiusura dello stabilimento; sono i fondi Anchorage Capital e Cvc oltre al neo amministratore delegato Jonas Nielson. Contro di loro prepareremo la nostra campagna mediatica». Non è escluso, visto che l’azienda sta smantellando il sito di Trichiana (blocco della produzione dei sanitari senza logo e riduzione dei volumi in primis), che le organizzazioni sindacali procedano per le vie legali, intanto con una causa per attività antisindacale.

 
I PROSSIMI PASSI 
Saltati gli incontri in programma ieri ed oggi tra azienda e sindacati per il lutto che ha coinvolto uno dei dirigenti Ideal, un nuovo appuntamento potrebbe tenersi venerdì, anche se ancora la conferma non c’è. Quello che è certo è che «entro fine luglio le cose devono essere decise, nel bene o nel male. Siamo convinti che si possa raggiungere un accordo, certo è che gli incontri avuti fino ad ora non ci hanno soddisfatto. Le iniziative hanno la logica di spingere l’azienda ad essere più concreta», chiude Deola.

Ultimo aggiornamento: 07:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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