Elezioni e totonomi, il Pd frena: «Meglio partire dai progetti»

Martedì 20 Aprile 2021 di Federica Fant
L'assessore Lucia Olivotto

BELLUNO - «Prima delle candidature a sindaco il Pd guarda al progetto della città e alla coalizione di centro sinistra». Il pensiero dei dem, in relazione al prossimo appuntamento elettorale del capoluogo, non sorprende. In città sono già emersi alcuni nomi, legati al Pd, che ovviamente non sono stati confermati, rispetto a chi potrebbe ambire alla poltrona del sindaco: sono Giuseppe Vignato, Irma Visalli e un misterioso imprenditore. Ce ne sono poi molti altri che hanno unito i propri destini all’attuale amministrazione (Biagio Giannone, Valentina Tomasi) e alcuni del centro destra (Franco Roccon, Luciano Da Pian, Franco Gidoni e Raffaele Addamiano). Nel frattempo, nel totocandidati è uscito anche quello dell’attuale vicesindaco, Lucia Olivotto, che ci tiene a sottolineare: «Intervengo poiché fra i tanti vi è anche il mio nome, benché non mi risulta che se ne sia discusso». 
IL RINNOVAMENTO
«Ad ogni modo mi occorre precisare che, allo stato, da parte mia non vi è disponibilità ed il motivo è presto detto – comincia a spiegare Olivotto, anche lei, anni fa, uscita dal Pd -. Ritengo che preliminarmente vi debba essere un rinnovamento all’interno del centro sinistra che preveda di certo una unificazione per le prossime elezioni, ma che non può prescindere da profonde analisi nel metodo e nello sviluppo di progetti e strategie per la città. Questo soprattutto perché parliamo del capoluogo e quindi di politiche che devono travalicare i confini della Città». La vicesindaco prosegue: «Vanno sviluppate strategie in funzione degli obiettivi che si vogliono ottenere per il territorio e per le persone che vi vivono. Solo al termine di questo processo, non semplice ma a mio avviso indispensabile, possono essere individuate le figure più idonee che, a partire anche dagli stessi comportamenti individuali, possano interpretare i valori che emergono e che devono fare da collante in una futura coalizione». 
SI SCALDANO I MOTORI
La segretaria provinciale del Pd, Monica Lotto, preferisce lasciare la parola all’Unione comunale: Il provinciale si mette d’impegno per lavorare su un centro sinistra allargato.

So che è stato fatto un lavoro sui progetti per guardare alla coalizione». Per l’Unione è il segretario Roberto De Moliner a prendere la parola: «Noi per il momento stiamo ragionando su un programma, un futuro per il rilancio della città come capoluogo. Prima o dopo affronteremo anche i nomi dei candidati. Siamo impegnato nel confronto con altre forze politiche, con le liste dell’area di centro sinistra: i Verdi veneti, il Veneto che vogliamo, che erano con noi alle regionali». Per la segreteria comunale abbiamo chiesto il pensiero di Davide Noro: «Dobbiamo fare di tutto per evitare di consegnare la città al centro destra, questo è il primo punto di partenza. Nomi che sono stati fatti sono tutte candidature autorevoli, l’importante è favorire un processo che permetta non solo di portare il centro sinistra a guidare nuovamente la città, ma far sì che il centro sinistra porti anche delle innovazioni. Serve un cambio di passo, dettato anche dalla pandemia: penso alle politiche sociali a quelle giovanili». Per quanto riguarda l’età dei possibili candidati, non c’è nessun giovane. Noro aggiunge: «Il giovanilismo ha rotto un po’ le scatole. La cosa importante non è l’età anagrafica, ma l’età mentale». C’è una delegazione per l’approccio ad una coalizione di centro sinistra. Il Circolo Oltrado ha fatto presente che è venuta meno la sua rappresentanza tra le persone incaricate a preparare il terreno. De Moliner restituisce l’accusa al mittente: «Il capogruppo Pd in Comune, Paolo Bello, è del Circolo Oltrardo e fa parte della delegazione». Bello, infatti, rappresenterebbe l’uomo cerniera tra il Pd e l’amministrazione Massaro. 

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