BELLUNO - (AdB) Qualcuno lo chiama già Willy il Principe di Belun, ma lui di principesco e di lusso californiano alla Will Smith ha davvero pochino. Giusto un paio di scarpe da pallone e una storia incredibile. Quella dei suoi due anni di viaggio dal Camerun all’Italia, tra deserto e mare, mare e autostrade. Poi Belluno, poi il Monumental. Ieri pomeriggio nel secondo tempo di Piave-Schiara nella formazione neroverde ha debuttato Willy Metou, classe ’99 (così almeno racconta il foglio con cui viaggia), due figli. «Fai l’esterno», gli indica mister Di Stefano, ma il “sì” mosso dalla testa di Willy sembra poco convinto. Non una parola di italiano, non una parola d’inglese. In due anni di viaggio e nove mesi di ambientamento dolomitico i pensieri di Willy sono stati altri. Tipo capire dove fosse capitato, tipo capire se sarebbe potuto rimanerci, tipo immaginarsi un futuro. E, perché no, giocare a pallone. Quella passione che ha raccontato alla cooperativa che lo ha accolto in provincia e che con un passa parola è arrivata ai dirigenti della società della città...
Ultimo aggiornamento: 11:36
© RIPRODUZIONE RISERVATA Hai scelto di non accettare i cookie
La pubblicità personalizzata è un modo per supportare il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirti ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, ci aiuterai a fornire una informazione aggiornata ed autorevole.
In ogni momento puoi modificare le tue scelte tramite il link "preferenze cookie".