Il triste primato di Belluno, 153 positivi ogni 10 mila abitanti

Venerdì 30 Ottobre 2020 di Davide Piol
i dati del Ministero
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Sono 114 i nuovi positivi nelle ultime 24 ore. La soglia rimane ancora alta, ben al di sopra dei cento casi al giorno, e c’è un nuovo paziente in terapia intensiva. I bellunesi attualmente positivi sono 1.667. Come se un comune di medie dimensioni fosse interamente contagiato. Ma ci si può spingere oltre. Il totale delle persone attualmente positive è superiore al numero dei residenti della maggior parte dei comuni bellunesi.
IL PRIMATO
C’è un’ulteriore suggestione che emerge analizzando i dati del ministero della Salute. Belluno ha un nuovo triste primato: è la provincia veneta con più contagi ogni 10mila abitanti. Sono addirittura 153. In altre parole c’è “un positivo e mezzo” (1,53) ogni 100 persone. Il distacco con le altre province del Veneto non è trascurabile.

Tutt’altro. Il grafico, aggiornato a ieri, mostra i numeri di tutte le province. Dopo Belluno c’è Treviso con 115 positivi ogni 10mila abitanti. Seguono Verona (107), Padova (103), Vicenza (98), Venezia (90) e Rovigo (48). Il distacco di Belluno dalle altre province è quindi evidente. È necessario aggiungere un elemento in più in questa riflessione: in questo caso si parla di un territorio che adotta gli stessi criteri nell’esecuzione dei tamponi. Per questa ragione il campione statistico è perfettamente sovrapponibile. Ma i numeri, ormai, sono alti in ogni indicatore. Anche sul fronte dei ricoveri (86 in provincia). La Regione negli ultimi giorni ha spiegato che in questa seconda ondata diventa determinante proprio il numero dei degenti in area non critica. Sono questi, adesso, i dati da tenere d’occhio per capire quanto le strutture ospedaliere siano in sofferenza. Unica consolazione, sul fronte delle positività, è rappresentata dal gran numero di pazienti asintomatici ma davanti a dati così imponenti anche le strutture ospedaliere sono chiaramente sotto stress.

IN PRIMA LINEA

«A Belluno teniamo benissimo. Riusciamo a garantire posti letto per pazienti critici con e senza il covid, mantenendo l’attività chirurgica in elezione e d’urgenza». A fornire un quadro della situazione bellunese e veneta è Davide Mazzon, direttore del reparto di Anestesia e Rianimazione del San Martino di Belluno e rappresentante regionale della Società italiana di anestesia e rianimazione (Siaarti). «In questo preciso momento ci sono 109 pazienti critici in Veneto esattamente come il 13 marzo scorso – spiega Mazzon – La seconda ondata però ha caratteristiche diverse. Il numero di pazienti critici in Rianimazione cresce, è vero, ma più lentamente. Molte delle persone ricoverate nelle aree a media intensità sono più giovani e più sani rispetto alla prima ondata». Merito della Regione che «ha adottato un piano che garantisce una risposta immediata a una richiesta anche molto elevata di posti letto per pazienti critici. È una possibilità che speriamo non si manifesti».
I RICOVERI

A Belluno i ricoveri sono stabili anche se aumentano le persone in terapia intensiva da 3 a 4. In generale ce ne sono 48 al San Martino (44 in area non critica e 4 in terapia intensiva), 19 non gravi al Santa Maria del Prato, 14 nell’ospedale di comunità di Feltre e 5 in quello di Alano. Intanto, ieri pomeriggio, sono iniziati i primi ricoveri all’ospedale di comunità di Agordo. Si è trattato di un semplice trasferimento di pazienti da una struttura all’altra. Continua anche il grande afflusso di persone ai drive-in del territorio e le conseguenti code. Ieri, a Sagrogna, l’attesa per il tampone molecolare era di circa tre ore. Ma bisogna aggiungere che ne vengono eseguiti più di mille al giorno (tra test antigenici e tamponi molecolari). Dalla prossima settimana l’Usl 1 Dolomiti potenzierà ulteriormente l’offerta di tamponi alle postazioni drive-in grazie alle nuove assunzioni e al supporto di un team dell’esercito. Si ricorda che da lunedì il covid point di Tai di Cadore, in piazzale Dolomiti, sarà attivo dal lunedì al sabato, dalle 15 alle 17. Mentre quello di Agordo, in piazzale Talmonich, il lunedì, mercoledì e venerdì, sempre dalle 15 alle 17.

Ultimo aggiornamento: 08:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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