Ponte bailey chiuso fino a dicembre, traffico nel caos, il Comune ordina d'urgenza cartelli stradali

Giovedì 25 Novembre 2021 di Federica Fant
Una delle code create dalla chiusura del ponte bailey (Quick Service / ANDREA SIMONETTO)

BELLUNO - Terzo giorno di chiusura del ponte bailey e i disagi, prima ancora delle critiche, non si riducono. Si aggiunge quella di Belluno Sviluppo e Futuro che affida sui social il suo pensiero: «Terzo giorno di code pericolose e interminabili nelle ore di punta: non si vede nessun vigile e nessun addetto allo scorrimento strada e assistenza automobilisti. Una città abbandonata a se stessa». La Lega cittadina lamenta il mancato coinvolgimento dei comuni limitrofi, Limana e Borgo Valbelluna, per avvisare della situazione viabilistica che chi transita da Feltre si ritroverà alle porte di Belluno. La minoranza, in particolare Fabio Bristot, chiede informazioni certe e dettagliate sul nuovo ponte. Nel frattempo l’assessore ai Lavori pubblici, Biagio Giannone, assicura che è stata preparata una nuova cartellonistica – una quindicina di nuovi tabelloni - che verrà presto posizionata agli ingressi della città, nelle principali rotatorie e nei nodi viari: un potenziamento reso necessario dal fatto che i cartelli già ora presenti non si sono evidentemente rivelati sufficienti ad allertare gli automobilisti. «Si tratta di lavori importanti e necessari per mantenere una viabilità che in più occasioni si è rivelata molto utile non solo per gli abitanti del Castionese e di Visome, ma anche per tutti coloro che devono raggiungere la città dalla Sinistra Piave - commenta Giannone – anche in altre occasioni il ponte Bailey è rimasto chiuso, ma mai si era registrato un traffico così congestionato.

Siamo convinti quindi che informazioni e comunicazioni più diffuse possano essere utili ad allertare gli automobilisti».

LA POLEMICA
Ma veniamo alle lamentele. Per il movimento di opinione Belluno Sviluppo e Futuro parla l’avvocato Martino Fogliato (fondatore insieme a Ivan Marchetti): «La situazione sta diventando pesante sulla tratta della sinistra Piave all’ingresso con Belluno. Sono tre giorni che non si vede assistenza su strada negli orari di punta, ma solo una lunga colonna che talvolta arriva sino a Limana – afferma Fogliato – senza considerare quella all’interno della galleria del Col Cavalier. Noi non abbiamo mai visto un vigile, chiediamo un intervento di qualcuno che provveda allo scorrimento. Che l’intervento di manutenzione si debba fare non c’è ombra di dubbio, ma si intervenga». La Lega fa le pulci a livello squisitamente politico: «Fa specie vedere che coloro che oggi cercano fondi per il ponte sul Piave – interviene Paolo Luciani, segretario cittadino della Lega - siano gli stessi che nel 2006-07 erano contrari alla costruzione del bailey. Siamo felici si siano ricreduti, dieci anni dopo. Rileviamo che, anche in questa occasione, l’amministrazione dimostra una certa impreparazione. Se è vero che il bailey deve essere considerato un’opera di viabilità provinciale ci chiediamo come mai non siano stati interessati i comuni di Limana e Borgo Valbelluna. Una persona che percorre la provinciale in direzione Belluno potrebbe sapere che si ritrova imbottigliata; se ci fosse un cartello sul ponte di San Felice si risolverebbe loro un problema». Luciani, infine, constata come «l’amministrazione si arrocca a Palazzo Rosso e non comunica con gli altri enti e nemmeno con i cittadini».

AUTOCRITICA
Infine prende la parola Fabio Bristot: «Se la maggioranza, e io posso dirlo anche con la dovuta autocritica, avesse deciso nel 2012, 2013 di rendere definitivo il bailey adesso staremmo transitando sul ponte nuovo e non faremmo il giro dell’oca solo per poter arrivare a casa. Va inoltre aggiunto che, in questi anni abbiamo sperperato un mare di soldi legati al leasing – aggiunge il capogruppo del Gruppo misto -, quasi un milione di euro se ne è andato per il pagamento di questa soluzione. Ma soprattutto adesso che speravamo di arrivare al dunque con progetti esecutivi da appaltare, quindi da mettere in gara per la realizzazione del ponte, ancora non sappiamo un crono programma certo di quando il cittadino bellunese, ma anzi quelli della provincia intera (vista la valenza di quell’attraversamento sovra comunale) potrà transitare per il ponte nuovo». Bristot chiede di avere un cronoprogramma dell’opera, «ma siamo ovviamente a tappe e obiettivi che ricordano più le calende greche rispetto ad impegni di carattere politico e amministrativo rigorosi. Anche in questo caso ci soffermiamo a dare in qualche modo lettura della viabilità nella fase critica per la chiusura del bailey, ma non ci interroghiamo su quando verrà realizzato il ponte. La cittadinanza vuole avere date certe non sempre enunciazioni di principio».

Ultimo aggiornamento: 13:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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