Piste Scoter: ultime sciate, poi cala il sipario, «ma stagione da dimenticare»

Mercoledì 8 Marzo 2023 di Giuditta Bolzonello
La seggiovia degli impianti Scoter chiuderà domenica, ma il bilancio della stagione non è positivo

BELLUNO - Chiudono gli impianti dello sci della Scoter, cala il sipario su una stagione da dimenticare.

Domenica sarà l’ultima giornata per la ski area sanvitese. Un comprensorio soft, dedicato alle famiglie e ai più piccoli che purtroppo ha mostrato tutte le sue criticità, con conseguenze da quantificare sugli incassi.

Famiglie e non solo, ma i tanti affezionati non sono bastati per garantire una buona stagione, per i numeri bisognerà attendere, ma le sensazioni sono negative, «non siamo contenti -assicura Claudio Madella il presidente della Impianti Scoter- non è andata bene; non abbiamo potuto fare neve perchè sono state poche le giornate con temperature che lo permettessero, poche e scarse le nevicate, un impianto è rimasto chiuso: una delusione». 

LA CRISI
Che i tempi per la Scoter siano difficili si sapeva, certo le speranze erano legate ad un andamento meteo climatico favorevole, ma così non è stato e, se da un lato si è tirato un sospiro di sollievo per la risposta positiva alla prima fase dell’aumento di capitale, non altrettanto si può dire dell’andamento stagionale che potrebbe generare ulteriori perdite economiche ad una realtà già in grave difficoltà. Per invertire questo andamento negativo il presidente Madella ricorda il piano industriale del rilancio che subito imporrebbe nuove dotazioni proprio allo scopo di produrre la neve artificiale in assenza e in aggiunta a quella naturale. «Fino a quando non avremo acqua, elettricità e cannoni nuovi -spiega- e quindi gli investimenti per metterci in sicurezza, non potremo stare tranquilli». A fine gennaio c’è stata la chiusura della prima fase della ricapitalizzazione, si è raggiunta la cifra minima che ha garantito l’inverno in corso, ma non il futuro. Servono altri investimenti per dotare la Scoter di quelle strumentazioni che garantiscano l’attività anche in stagioni di poca neve. Nell’agosto 2015 una consistente colata detritica scesa dall’Antelao danneggiò la stazione di partenza della seggiovia San Marco, la pista Bianca, e varie infrastrutture della ski area; per il ripristino sono stati spesi oltre 2 milioni di euro. A marzo 2019 ad impianti chiusi, una frana di massi, distaccatasi dalla Cima Belprà, danneggiò il Rifugio Scoter e coinvolse la parte alta della Pista Serpentina. 

L’INTERVENTO
A protezione dell’intero versante, nell’autunno 2019 sono state realizzate opere per circa 1 milione di euro, che hanno consentito ancora una volta la riapertura dell’impianto già a dicembre 2019. Lo scorso settembre si era temuto di non poter riaprire gli impianti, l’aumento dei costi energetici ha ulteriormente aggravato la situazione; da qui l’appello alla comunità, cittadini residenti ed ospiti, ma anche alle attività imprenditoriali ad aderire all’aumento di capitale.

Ultimo aggiornamento: 08:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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