Piste da sci pericolose come le strade: caccia agli investitori pirata

Mercoledì 22 Gennaio 2020 di Marco Dibona
Agenti di Polizia con un gruppo di ragazzini sul tema della sicurezza sulle piste

CORTINA - Nell’inverno 2019, su un complesso di 3 milioni e mezzo di passaggi di sciatori sugli impianti, ci furono 650 interventi di soccorso, da parte degli agenti della polizia di stato, in servizio sulle piste di Socrepes, Tofana, Ra Vales e Lagazuoi per Cortina, oltre a San Vito di Cadore. Quest’anno, nei primi due mesi di attività, gli interventi sono stati 280: di questi, 200 nella zona di Tofana; una cinquantina a Ra Vales; una trentina a San Vito.
Sono i dati forniti nella recente conferenza sulla sicurezza sulle piste da sci, promossa dall’associazione “Il sorriso di Matilde”. 
A riportarli sono stati il commissario capo Enrico Tarquinio Ricci, responsabile dei distaccamenti sciatori della polizia per la provincia di Belluno, e l’assistente Wendy Siorpaes, ex atleta della nazionale di sci, oggi in servizio in pista, con la divisa: «Quest’anno potranno esserci meno incidenti perché si scia su neve naturale – ha spiegato la campionessa – mentre negli inverni con sola neve artificiale le piste sono più veloci e ci sono più impatti». Uno dei problemi più seri è la tendenza di molti sciatori a scappare, dopo l’incidente: «Quest’anno, su 18 casi di scontro in pista, sette volte le persone che hanno investito uno sciatore si sono allontanate e non è stato possibile identificarle. Per questo sarebbe opportuno implementare i servizi di videosorveglianza sulle piste. Le telecamere presso i rifugi sarebbero anche un deterrente contro i furti di sci e materiale».
Dopo la teoria, la pratica. I poliziotti sono diventati istruttori, per insegnare ai bambini che hanno partecipato al World snow day, la giornata dedicata alla sicurezza sulle piste da sci. E’ intervenuta anche una squadra del nucleo cinofili, in forza al centro addestramento alpino di Moena, specializzati in interventi di ricerca e soccorso di persone in caso di slavina. Così i duecento bambini intervenuti all’evento formativo hanno potuto giocare nel labirinto, affrontare un percorso, con tanti cartelli segnaletici e qualche ostacolo, sulla pista di Socrepes, con lo scopo di imparare le regole di sicurezza da applicare sulle piste da sci. I cinofili hanno simulato un intervento di ricerca di persona sepolta da valanga, spiegando ai bambini presenti come dare l’allarme e mostrando loro tutta l’attrezzatura che i poliziotti, impegnati in questo servizio, portano al seguito. Nella conferenza, così come nella giornata sulla neve, è stato più volte ribadito il ruolo che gioca la formazione svolta dai maestri di sci, soprattutto verso i piccoli allievi che, per la prima volta, si avvicinano a questo sport.

Altrettanto fondamentale è la attività di prevenzione svolta dai poliziotti, impegnati sulle piste da sci, mirata non solo al soccorso in caso di infortunio, ma soprattutto al contrasto dei comportamenti imprudenti di alcuni sciatori. Si è anche detto che le due istituzioni dovrebbero collaborare di più, con i maestri ad affiancare i poliziotti, nel controllo delle piste.

Ultimo aggiornamento: 17:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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