Pista da bob in fase finale: tempi sempre più stretti e costi sempre più alti

Il 18 gennaio la Conferenza dei servizi si riunirà per dare il via libera al progetto

Domenica 8 Gennaio 2023 di Marco Dibona
Il 18 gennaio la Conferenza dei servizi si riunirà per dare il via libera al progetto

CORTINA - La conferenza di servizi decisoria del 18 gennaio prossimo potrà rappresentare una svolta nell’iter per la ricostruzione della pista Eugenio Monti di Cortina d’Ampezzo, che dovrà ospitare le gare di bob, skeleton e slittino, ai Giochi olimpici e paralimpici invernali Milano Cortina 2026. Questa pista è forse l’opera più discussa dell’intera programmazione, verso il grande appuntamento sportivo, fra tre anni. In discussione ci sono i tempi, sempre più stretti, per realizzarla: il cantiere deve assolutamente partire quest’anno, per proseguire nel 2024 e avere l’impianto in funzione nei primi mesi del 2025, per le prove generali, a un anno dai Giochi.

A primavera dovrebbe almeno cominciare la demolizione controllata e selettiva della pista attuale, con un progetto specifico, per un paio di milioni di euro di spesa. Proprio i costi sono oggetto di contrasti accesi, perché continuano a lievitare, ancora prima di vedere il progetto: gli anni passati, per ammodernare e riutilizzare il vecchio impianto, chiuso e in disuso dal 2008, si ipotizzava un costo di 14 milioni di euro. Per rifare la pista di parlò di una quarantina di milioni, poi di 61, quando era pronta a pagare la Regione Veneto; ora si è saliti a 85, ma è assai probabile che il costo finale sarà ancora più alto. Per un impianto da rifare interamente, ce n’è un altro soltanto da ammodernare. 

STADIO OLIMPICO
È lo storico stadio Olimpico del ghiaccio, monumento dei VII Giochi invernali 1956, quando ospitò il torneo di hockey, il pattinaggio artistico, le cerimonie di apertura e chiusura.

Più volte rimaneggiato, coperto una ventina di anni fa, per volontà del’allora sindaco Paolo Franceschi, oggi quello stadio ha bisogno di altri interventi, per accogliere i tornei di curling di Olimpiadi e Paralimpiadi 2026. Una base d’esperienza c’è, con i Mondiali di curling doppio misto 2009 e quelli maschili 2010, ma servono senz’altro nuovi lavori. Annesso all’Olimpico dovrà sorgere anche il nuovo centro federale del curling, per allenamenti e competizioni. Non è un’opera olimpica: se ne occuperà direttamente il comune. C’è un progetto che gira da anni, dal crollo della struttura ospitata nel piazzale della stazione, schiantata dalla neve nel 2014: da allora i giocatori ampezzani si allenano e gareggiano sotto un tendone di plastica, con molti limiti e difetti. Eppure da questa esperienza è sortita la stella più bella: la medaglia d’oro olimpica a Pechino 2022 di Stefania Constantini, nel doppio misto con Amos Mosaner, il ragazzo trentino di Cembra, la località che potrebbe scippare il curling a Cortina, se si dovesse dar credito alle voci che circolano periodicamente, del tutto rigettate dal sindaco ampezzano Gianluca Lorenzi, già atleta della nazionale italiana di curling, che ha come capogruppo consiliare Alessandro Zisa, atleta, allenatore, dirigente, commentatore televisivo del curling italiano. L’unica opera certa, sicura, collaudata, in vista dei Giochi 2026, è la rete di piste da sci e impianti di risalita, già utilizzati per i Campionati del mondo di sci alpino Cortina 2021. In particolare la pista Olympia delle Tofane, creata anch’essa per i Giochi 1956 e più volte ammodernata, è pronta per accogliere le gare di velocità, la discesa libera con lo spettacolare tuffo nel vuoto dallo Schuss di Pomedes, e poi il supergigante, oltre alle discipline più tecniche, gli slalom. Su quelle stesse piste e impianti ci saranno anche le Paralimpiadi, nel marzo 2026, una sfida che sta mettendo alla prova gli organizzatori di Fondazione Cortina, guidati dal presidente Stefano Longo. I giorni scorsi atleti di sci paralimpici si sono allenati alle Cinque Torri, sulla pista agonistica Lino Lacedelli, uno dei lasciti più importanti dei Mondiali, intitolata al grande scalatore, che conquistò il K2 il 31 luglio 1954, e che poi fu un illuminato imprenditore turistico. 


Ultimo aggiornamento: 08:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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