Il Pio XII chiude: «E' un giorno triste, ma riapriremo con più servizi»

Sabato 24 Dicembre 2022 di Lauredana Marsiglia
Il Pio XII
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AURONZO DI CADORE - Da oggi il Pio XII di Misurina, rinomata casa di cura per le malattie respiratorie pediatriche, non accetterà più pazienti.

Si chiude. Ma non per vendere la struttura, già blasonata residenza dei Savoia, bensì per ripensarla sempre in chiave sanitaria, offrendo magari servizi per più patologie in modo da essere più attrattivi e quindi in grado di tenere in piedi gli alti costi di gestione.

LE ULTIME DUE FAMIGLIE
Questa mattina, dopo la colazione, se ne andranno via le ultime due famiglie. Poi resteranno le carte da disbrigare e per San Sivestro sarà tutto finito. Si chiuderà fisicamente la porta. Almeno ora, perché l’idea è di riaprire. Questo è quanto afferma Roberto Arduini, presidente dell’Opera Diocesana San Bernardo degli Uberti, della Diocesi di Parma, proprietaria del prestigioso immobile acquistato, con il contributo dei Barilla, dopo la seconda guerra mondiale.
Cala così il sipario su una struttura sanitaria che ha fatto storia, che ha curato migliaia di bambini restituendo loro la salute grazie soprattutto alle proprietà climatiche del luogo ed ad un percorso curativo multidisciplinare unico.

PERDITA DI 800MILA EURO
«Quest’anno chiuderemo con circa 800mila euro di perdita - spiega Arduini -. E purtroppo non è il primo anno, perché la domanda è calata negli anni. Così non possiamo andare avanti. Stiamo così lavorando all’idea di un riposizionamento della struttura, sempre in chiave sanitaria. Di più, al momento, non posso dire. Di una cosa siamo certi: non vendiamo».
Nei mesi scorsi, infatti, era circolata la voce di una possibile vendita dell’immobile per farne un albergo in vista dei Giochi olimpici 2026 Milano-Cortina. Ipotesi smentita da Arduini.

IL SOSTEGNO VENETO
L’aria di chiusura a Misurina spirava ormai da un paio d’anni. La Regione Veneto, accogliendo le richieste di aiuto, si era subito mossa, non solo aumentando i contributi, ma anche prevedendo nei protocolli sanitari l’utilizzo di Misurina. Per l’asma grave, infatti, la Regione, a luglio 2022, aveva sancito un percorso di cura che prevedeva anche un soggiorno al Pio XII, avviando inoltre il progetto sperimentale di accoglienza di bimbi con deficit di attenzione.

«PERSO UN PATRIMONIO»
Purtroppo, spiega la dottoressa Cogo, le «ottime misure» della Regione sono arrivate troppo tardi. E i conti non hanno dato scampo alla proprietà. Un ritardo dovuto alle tempistiche burocratiche che ingessano spesso la buona volontà delle istituzioni.
«Sto vivendo tutto questo con grande tristezza - afferma la Cogo -, perché oltre a non poter vedere l’esito dei progetti messi in campo, perdiamo anche un patrimonio in termine di personale che, anche nel caso si dovesse riaprire, sarà difficile da mettere assieme. Sappiamo quanto sia difficile, in questi anni, trovare personale sanitario».
Ma non tutto sembra perduto.
 

Ultimo aggiornamento: 25 Dicembre, 09:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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