Giacinta, l’emigrante-bambina svanita nel nulla un secolo fa: appello dei parenti

Venerdì 26 Marzo 2021 di Raffaella Gabrieli
La storia dell'emigrante bambina sparita nel nulla
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VOLTAGO - Che fine abbia fatto Giacinta Parissenti, dopo aver raggiunto gli Stati Uniti nei primi decenni del Novecento, non è dato sapersi. Di certo, invece, si sa che in paese è rimasta la casa d’origine condivisa con altri parenti che nelle generazioni successive ci hanno abitato. Da qua, a distanza di un centinaio di anni, la richiesta di questa famiglia di usucapire il bene affinché ne possa entrare nella piena proprietà.«Questa è una storia di emigrazione - afferma Paolo Ghezze, l’avvocato che sta seguendo la pratica - tipica dei nostri paesi. Le varie ondate di addii alla terra natìa, avvenute nel secolo scorso, hanno inevitabilmente portato alla frammentazione immobiliare. Ma chi è rimasto, giustamente, chiede di poter sanare la propria situazione e di goderne la piena proprietà».

LA STORIA

Giacinta Parissenti nacque a Voltago il 22 ottobre 1909. Di lei si sa poco se non che ancora bambina lasciò le Dolomiti per affrontare con i genitori un lungo viaggio che la porterà negli Stati Uniti. «Abbiamo fatto alcune ricerche - spiega l’avvocato Ghezze - ma di lei, così come del resto della famiglia, si persero le tracce ben presto. Tant’è che al giorno d’oggi non ci sono ricordi specifici da parte di alcuno, né tanto meno di suoi eventuali figli, nipoti o bis nipoti». Una esistenza dimenticata in Italia ma che è tornata alla luce nel momento in cui i lontani parenti che vivono nell’edificio madre” hanno avviato delle pratiche relative a casa e terreni. Al Catasto è infatti emerso che delle porzioni di quei beni sono ancora, a distanza di tutti questi anni, intestati a Giacinta Parissenti. «Ma in realtà - sottolinea l’avvocato - essi sono stati abitati e utilizzati dai miei clienti Della Lucia e Caccamo, cioè i comproprietari eredi alla lontana della signora Parissenti. Nessun altro si è mai visto fruire questi spazi e nemmeno rivendicarli. Dopo i 20 anni di possesso, quindi, scatta l’usucapione».

L’ITER

«Ecco quindi - prosegue il legale - che ho avviato una notifica per pubblici proclami: attraverso una comunicazione (affissa nei locali del municipio di Voltago e del tribunale di Belluno dove si svolgerà il procedimento e pubblicata sui media locali) presentiamo un ricorso per usucapione. Con essa “ricerchiamo” la signora Parissenti, che difficilmente sarà ancora in vita, o suoi eredi o eventuali aventi causa». Un’operazione ardua ma se anche la contro parte si dovesse fare avanti sarà molto difficile per essa dimostrare in qualche modo di aver posseduto i beni in questione negli ultimi anni. Ad ogni modo, la parola passa al giudice Paolo Velo che ha fissato la prima udienza per il 26 ottobre alle 11.50.

Ultimo aggiornamento: 27 Marzo, 09:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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