«Chilometri per trovare un pediatra: sulla montagna solo slogan e pochi fatti»

Martedì 25 Aprile 2023 di Loredana Pra Baldi
«Chilometri per trovare un pediatra: sulla montagna solo slogan e pochi fatti»

VAL DI ZOLDO - La carenza di medici continua ad allargarsi sul territorio. A farne le spese anche Zoldo.
«La situazione attuale è che qui in Val di Zoldo dal prossimo mese di maggio saremo senza pediatra e resterà scoperto anche Longarone - questo il grido d’allarme dei genitori -. La dottoressa Tessarotto era brava e competente, da un paio d’anni prestava servizio in valle ed ora ci lascerà». 
Proprio in questi anni ironia della sorte, la difficoltà di avere un pediatra in Zoldo è ancora più sentita perché il numero dei nati risulta finalmente in crescita. Per il momento si cercherà di sopperire alla mancanza di un pediatra recandosi a Ponte nelle Alpi o a Belluno, queste sembrano essere le indicazioni. Ma si tratta di tanti chilometri.
Il sindaco sta pressando il vertice dell’Ulss 1 Dolomiti per risolvere l’annosa questione e riuscire a garantire un servizio di pediatria in valle almeno per i più piccoli da 0 a 6 anni. Si spera anche nei bandi della Regione Veneto che ha accentrato a livello di Azienda Zero le procedure di assegnazione per coprire le carenze per la pediatria di libera scelta, ma i medici sono pochi per mancanza di programmazione e nessuno vuole venire a lavorare in montagna. 
Questo il lamento dei genitori che da tempo stanno lottando contro questo problema ma non intendono demordere: «E’ un problema politico e non c’è la volontà di fare concretamente per la montagna: tanti slogan, ma poca sostanza – sostengono, aggiungendo - tra un paio d’anni ospiteremo le Olimpiadi invernali, di cui si fa un gran parlare, ma nelle nostre valli restano i disagi per i residenti e ancora mancano i servizi essenziali. 
Un servizio essenziale per le giovani coppie residenti che decidono, di questi tempi, di avere figli, e in mancanza del quale è vano parlare di combattere lo spopolamento della montagna. La Val di Zoldo in più ha sofferto grandi disagi negli ultimi tempi per i problemi di viabilità, che hanno costretto alla prolungata interruzione della principale via di comunicazione con il capoluogo, un rischio non del tutto scongiurato nonostante alcune opere già realizzate che ancora paventa le fasce più deboli. 
Purtroppo la carenza di medici è diventata ormai una malattia quasi incurabile, colpa di una mancata programmazione a livello universitario. Da anni si sapeva che prima o poi la bolla sarebbe scoppiata. Ora è tardi e per riprendere in mano la situazione, spiega l’Ulss, ci vorranno un paio d’anni.
 

Ultimo aggiornamento: 17:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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