Greggi pascolano sulla ciclabile, il sindaco avvisa: «Attenzione, sono un pericolo»

Giovedì 1 Giugno 2023 di Giovanni Santin
Greggi pascolano sulla ciclabile, il sindaco avvisa: «Attenzione, sono un pericolo»
SOVERZENE (BELLUNO) - Succede regolarmente: insozzano e rendono pericolosa la pista ciclabile che da Soverzene arriva sino alla frazione di Soccher di Ponte nelle Alpi. Ora Gianni Burigo, sindaco di Soverzene, paese di 364 abitanti in provincia di Belluno stretto fra Longarone e Ponte nelle Alpi, non ci sta più e alza la voce. Nel mirino ci sono le greggi che nei periodi di transumanza, cioè nel corso del trasferimento stagionale del bestiame dai pascoli di pianura a quelli delle regioni montuose e viceversa, transitano lungo la ciclabile. O meglio: «La mia protesta spiega il sindaco non ha certo come obiettivo gli animali, ma piuttosto i pastori».
Distrutta due volte, prima da Vaia e l'anno successivo da un'alluvione, infrastruttura di grande valenza turistica per le zone che attraversa e anche perché si inserisce all'interno del percorso della ciclovia Monaco-Venezia, la ciclabile Soverzene-Soccher è un gioiello ed è percorsa annualmente da migliaia di ciclisti. E per il suo impegno alla mobilità sostenibile, il Comune ha anche ricevuto per due volte il riconoscimento da parte di Fiab, la Federazione italiana ambiente e bicicletta. «Noi abbiamo istituito il divieto di passaggio per le greggi - spiega il sindaco - per ragioni di sicurezza perché lungo la ciclabile ci sono dei tratti in cui è molto stretta e il ciclista è a ridosso della roccia. Se un ciclista si trova un gregge davanti, non ha vie di fuga, non ha possibilità di passare, e rischia di essere schiacciato fra la roccia e il parapetto che delimita al ciclabile a valle». Nell'ipotesi migliore, non può che tornare indietro.
Il passaggio dell'ultimo gregge risale a qualche giorno fa, dopo che giovedì 25 maggio il paese aveva accolto per la prima volta nella sua storia il Giro d'Italia. Nei giorni successivi è piovuto molto e l'acqua caduta sugli escrementi lasciati in strada ha reso la pista molto scivolosa e ancora più pericolosa per i ciclisti. Già lo scorso autunno il sindaco Burigo era riuscito a far valere il divieto reso esplicito da una tabella, bloccando in questo modo il transito di un gregge di pecore. Il gregge protagonista del trasferimento dell'ultimo fine settimana era stato fatto sostare per qualche giorno all'altezza dei laghetti di Soverzene, proprio lungo la ciclabile.
«Voglio formalizzare una proposta - spiega il sindaco - che già avevo fatto in maniera non ufficiale con la Forestale: è vero che l'Ulss comunica ai sindaci di vari Comuni che sui loro territori nel periodo compreso fra aprile e maggio transiteranno le greggi, ma non precisa il giorno e noi non possiamo fare la guardia alla ciclabile». Anche perché il piccolo Comune non ha nemmeno Vigili Urbani. «Sarebbe sufficiente chiude Burigo geolocalizzare le greggi, collocando la strumentazione sul dorso del mulo. A quel punto saremmo in grado di difenderci». E di tenere la pista ciclabile pulita e sicura.
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