Un milione di euro per restaurare il Santuario, festa nel giorno dei patroni: «Diventi sito Unesco»

Domenica 15 Maggio 2022 di Eleonora Scarton
Un momento della cerimonia di ieri dei patroni Santi Vittore e Corona
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Un messaggio di solidarietà e di fratellanza è quello che il vescovo della diocesi di Belluno–Feltre Renato Marangoni ha mandato dal pulpito della chiesa del santuario dei santi martiri Vittore e Corona, patroni della città di Feltre, che ieri sono stati celebrati come tradizione vuole dopo alcuni anni di ridimensionamento a causa della pandemia.

Un messaggio forte che ha voluto scuotere quelle persone che in questo periodo in particolare si stanno sempre più chiudendo in se stesse: «Occorre smetterla con la decadente tentazione della lamentazione continua e demolitrice – ha dichiarato il vescovo -. Occorre aiutarsi il più possibile per non diventare testimoni spenti, persone risentite, scontente, senza vita. Dentro di noi abita un’altra promessa. Quella del sorriso e della gioia».

LA PREGHIERA

Sono tanti i feltrini che nel corso di tutta la giornata si sono recati al santuario sul Monte Miesna per pregare i Santi patroni. Gremita soprattutto la chiesa in occasione della celebrazione delle 10.30, celebrata dal vescovo della diocesi di Belluno Feltre, monsignor Marangoni. Erano infatti presenti numerose autorità civili e militari, ma soprattutto tanti cittadini devoti ai loro santi patroni. L’apertura è spettata, come da tradizione, al rettore del santuario, don Sergio Dalla Rosa, il quale ha sottolineato che «i santi Vittore e Corona sono punti di riferimento per il popolo e in particolare per i feltrini. Cerchiamo quest’anno, per quanto possibile, di mantenere vive queste tradizioni». La parola è poi passata al vescovo che ha messo in luce come si tratti di «una festa che segna la ripresa ma, nel cuore dei feltrini, non è mai venuto meno il pensiero a questi santi». Sono stati anni difficili e tutti, singoli e comunità, hanno le loro storie di difficoltà e lutti. È per questo che «abbiamo bisogno di accompagnarci gli uni agli altri per non lasciarci andare. Dobbiamo credere che non siamo azzerati e che la vita non ci ha sopraffatti. Non siamo dei perdenti, mai, nella vita» afferma Monsignor Marangoni che prosegue sottolineando che proprio dalle difficoltà bisogna trovare la forza per gettare nuovi semi, che fioriranno e fruttificheranno. Il vescovo ha mandato anche un augurio ai candidati sindaci della città di Feltre per questa campagna elettorale, affinchè sia nello spirito del sano confronto.

IL SOSTEGNO

Ma nella giornata di ieri è giunta anche un’altra bella notizia. Il comitato paritetico del Fondo comuni di confine ha approvato il finanziamento da un milione di euro per la sistemazione complessiva del santuario. Come spiega l’onorevole Dario Bond, presidente del comitato, «ringrazio il ministro Franceschini che ha, insieme al ministro Gelmini, fatto si che questo finanziamento fosse possibile nella gestione della Sovrintendenza regionale. Ringrazio inoltre la grande professionalità degli uomini del sovrintendente Magnani, perché hanno fatto una fotografia esatta di quello che serve alla basilica ma soprattutto sono riusciti a far passare l’idea che questo finanziamento potesse essere gestito dalle Sovrintendenze regionali, come l’8 per mille per intenderci. Siamo di fronte ad un esempio di federalismo amministrativo». Per la sistemazione interna ed esterna della basilica non basterà il milione di euro. A questo proposito Bond assicura che «sto lavorando, anche con l’onorevole De Menech, per trovare il meccanismo per portare ulteriori finanziamenti a questo sito, per renderlo ancora più bello ed accogliente. Fondi che devono arrivare per forza dal Pnrr». 

IL PROGETTO UNESCO

 Avviata una raccolta firme per far si che il santuario dei santi martiri Vittore e Corona entri a far parte dei siti patrimonio dell’Unesco. Il sito che si trova in cima al Monte Miesna sta raccogliendo sempre più attenzione da parte dei feltrini e non solo tant’è che, oltre al milione di euro in arrivo dal Fondo comuni di Confine, è stata anche avviata una petizione per dare il giusto valore a questo sito storico e culturale di immenso valore. Una raccolta firme lanciata proprio in occasione delle celebrazioni dei santi patroni della città di Feltre e che sarebbe davvero il giusto riconoscimento per questo luogo di immenso valore. L’altra mattina, al santuario dei santi Vittore e Corona a Feltre, c’è stata anche la presentazione del libro di Arturo Buzzat e Rita Musumeci dal titolo “I santi Vittore e Corona: sulle tracce della storia”. L’evento, patrocinato dal Campus universitario e di Alta formazione Unidolomiti, ha visto la partecipazione del dottor Buzzat che, nel ricordo commosso della moglie Rita, ha delineato le tappe che li hanno condotti a risolvere alcune questioni ad oggi dibattute delle vicende dei patroni della città di Feltre. Il volume, che si è avvalso anche del supporto di botanici ed archeologi ciprioti, uscirà entro il mese di agosto e intende costituire un momento di riflessione storica attorno al culto di questi due santi molto sentito non solo nel territorio feltrino, ma anche nell’area germanica. Buzzat sta infatti cercando di confermare il legame tra i martiri e l’isola di Cipro. All’incontro di venerdì erano presenti il Rettore del santuari Dalla Rosa Michele Talo presidente di Unidolomiti, la referente Francesca Ferrazza e il vice Daniele Trabucco. L’incontro di studio è terminato con l’ appello, accolto favorevolmente e con entusiasmo da parte dei presenti, di inserire il santuario risalente all’XI secolo d.C. tra i siti patrimonio dell’Unesco.

Ultimo aggiornamento: 08:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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