Mini-hotel in vetro per dormire sotto le stelle a 2300 metri di quota: 700 euro a notte

Mercoledì 23 Giugno 2021 di Marco Dibona
La Starlight room Dolomites sul Passo Falzarego
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CORTINA D’AMPEZZO - «Gli alberghi più belli hanno cinque stelle: noi ne offriamo migliaia».

Raniero Campigotto riassume così la filosofia della sua Starlight room Dolomites, posizionata fra le rocce, sopra il passo Falzarego, a 2.300 metri. Alla prima struttura, realizzata e brevettata nel 2016, se n’è aggiunta una seconda, ancora più bella, una vera e propria suite in legno e vetro, con una vetratura totale della parte che accoglie il letto matrimoniale, così come della zona pranzo. In questo modo si dorme davvero immersi nel cielo stellato, nella natura delle Dolomiti. Il pubblico risponde bene a questa proposta, anche in questo periodo di difficile ripresa del turismo: «C’è la lista di attesa, bisogna prenotare e confidare nella disponibilità di spazio», assicura Campigotto.

LO SGUARDO A 360 GRADI
Eppure il prezzo non è proprio per tutte le tasche: sono 700 euro a coppia, per il trasporto sino lassù, d’inverno con la motoslitta, d’estate con un mezzo fuoristrada; c’è la cena, il pernottamento, la colazione dell’indomani mattina. La struttura è davvero particolare, con la possibilità di farla ruotare tutto attorno, un giro completo in 8 minuti, per variare continuamente il paesaggio, davanti alle grandi finestre. La stanza è ecosostenibile, alimentata a pannelli solari, con il riscaldamento a pellet: «E’ una proposta per ogni stagione. Lassù è bello d’estate; è magico in autunno, quando gli alberi si accendono di mille colori; è ancora più coinvolgente l’inverno, magari nel mezzo di una tormenta di neve, che si può vivere e osservare stando sotto le coperte, sicuri, al caldo. Questa seconda versione ha la particolarità di essere accessibile a tutti, anche alle persone con disabilità motoria. Quindi siamo pronti per le Olimpiadi invernali 2026, ma anche per le Paralimpiadi». 

UNA PROPOSTA MIGLIORATA
Testimonial di un filmato promozionale è René De Silvestro, il campione paralimpico. «Avrei potuto riprodurre la prima Starlight room, sulla base di quei progetti, invece ho voluto migliorare la struttura. Questa è composta da moduli che pesano meno di 900 chilogrammi, così da essere facilmente elitrasportabili. L’abbiamo montata in 23 minuti; è ancora più facile e veloce lo smontaggio, si può rimuovere in un attimo. Noi siamo custodi di questo territorio: lo utilizziamo, ma nel pieno rispetto. Il trasporto dei clienti avviene con un mezzo ibrido, che usa in gran parte il motore elettrico». Proprio in questi giorni di ripresa del turismo c’è grande richiesta: «I vicini di stanza della Starlight sono volpi e marmotte – scherza Campigotto – per cui non ci sono contatti. Non ci sono camerieri o altro personale: il rischio di contagio è annullato. Mi auguro comunque che questa situazione finisca presto». 
 

Ultimo aggiornamento: 07:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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