Papa Francesco elogia la "bellunese" Assia Belhadj, voce dell'integrazione

Lunedì 27 Gennaio 2020 di Alessia Trentin
Papa Francesco elogia Assia, voce dell'integrazione
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BELLUNO - Dal Vaticano a Belluno: c’è posta per Assia Belhadj e porta la firma di papa Francesco. Il libro “Oltre l’hijad. Una donna da straniera a cittadina” continua a portare sorprese alla sua autrice, la 35enne di origini algerine da anni residente nel Bellunese. Dopo il messaggio di Mattarella, a scriverle è stato niente meno che il sommo pontefice. Assia non si aspettava tanta attenzione e adesso vuole incorniciare la lettera di risposta e appendere il quadro nel salotto di casa.

IL PAPA
Il prezioso scritto le è stato consegnato qualche giorno fa dal vescovo Renato Marangoni, al quale il pontefice l’aveva indirizzato perché venisse portato alla donna. «Il Sommo Pontefice – si legge –, che ha accolto con viva gratitudine il premuroso gesto ed i sentimenti di affetto e venerazione che lo hanno accompagnato, esorta a proseguire sulla via della conoscenza e dell’integrazione da Lei intrapresa, per contribuire a edificare un mondo e una società più giusta e più umana, dove sia possibile riscoprire gli alti ideali della fraternità e della pace e dove, nel rispetto di ciascuno e senza diffidenze e paure, ognuno possa professare il proprio credo. Con tali sentimenti, Papa Francesco è lieto di inviare a Lei e ai familiari il Suo benedicente saluto. Con sensi di distinta stima». Tutto è iniziato circa un mese e mezzo fa quando Assia e il vescovo decidono di inviare il libro scritto dalla donna al Papa. «Per me è una persona molto importante, un uomo di pace e di grande sensibilità con il quale mi trovo d’accordo completamente – spiega la scrittrice –; condivido tutto quanto dice e fa in merito alla conoscenza dell’altro, al rispetto e al diritto di praticare ciascuno la propria fede. Nelle lettere inviate insieme al libro, sia io che il vescovo abbiamo parlato dell’importanza di diffondere il volume come mezzo di integrazione e di sensibilizzazione, due cose di cui abbiamo gran bisogno in questo momento». 

LA DIFFUSIONE
Adesso non resta che appendere in casa il foglio ben incorniciato e attendere un’altra risposta, quella del presidente della Camera dei deputati Roberto Fico. L’autrice ha inviato una copia anche a lui, con la speranza di poter presentare il libro alla Camera e di accendere un confronto attorno al tema dell’integrazione, del velo, della conoscenza tra culture e religioni. “Io mi sento cittadina italiana, vivo qui da tredici anni e qui sono nati i miei figli – spiega -. Sentirmi italiana significa anche avere responsabilità verso questo Paese a cui devo molto, cercare di portare il mio contributo è il minimo che io possa fare e il libro vuole servire a questo. Tutti mi vedono straniera, ma io non mi sento tale. Vorrei che il mio lavoro servisse a sensibilizzare la politica, perché i politici giocano un ruolo molto importante”. Il volume, uscito a giugno 2019, è prossimo alla terza ristampa. La prima, da 300 copie, ha fatto il tutto esaurito molto presto e ora stanno finendo anche le 500 copie della seconda edizione.
Ultimo aggiornamento: 28 Gennaio, 12:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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