Flashmob degli sportivi: "Le palestre sono in regola, riapritele"

Martedì 27 Ottobre 2020 di Alessia Trentin
Il flashmob ai giardini di piazza Martiri a difesa delle palestre

BELLUNO - La pioggia li ha presto sparsi, ma al flashmob di ieri alle 17 erano davvero in tanti. Le forze dell’ordine ferme lungo il liston hanno sorvegliato una settantina di persone tra bambini, ragazzi, genitori e anche anziani. Tutti accomunati dalla passione per l’attività fisica e tutti ugualmente contro l’ultimo Dpcm del Governo Conte. Non ci sono stati slogan e nessuno ha sbandierato striscioni, non ci sono stati discorsi né urla. Non servivano. La situazione era chiara tanto ai bimbi di dieci anni quanto alle donne di settanta scesi tutti in piazza, insieme, per chiedere a Roma di ripensarci. 
CERTIFICATA DALL’ULS
Per molti di loro lo sport è aggregazione, è la pausa dopo un pomeriggio sui libri, è gioco e sviluppo armonico della crescita. Per altri è necessità di allenarsi, di migliorare la prestazione in vista di un appuntamento sportivo, per altri ancora è necessità di mantenersi in salute quando gli anni sulla schiena iniziano a essere tanti. Per Ivana e Nadia è salute e andare incontro alla terza età in buona forma fisica. Ieri c’erano anche loro in piazza, a rappresentare la palestra della salute, l’unica certificata dall’Usl in provincia, Più Movimento. 
LEZIONI ONLINE
Dai loro racconti emerge uno spaccato di vite inatteso dove arzilli ottantacinquenni frequentano lezioni di ginnastica online nel salotto di casa, seguendo movimenti e indicazioni da un cellulare. Per gli avventori di questa palestra la chiusura della struttura è un vero problema. La frequentano due o tre volte a settimana per tenersi in attività, per alleviare dolori e far lavorare i muscoli. Per loro già da ieri sono iniziate le lezioni a distanza. Non si è perso tempo, la questione è troppo importante.
TUTTI A CASA
«Questa mattina (ieri) sono stati inviati i link con le prime due lezioni a tutti i soci – spiegava ieri Nadia Martella, socia della palestra – e così avverrà ogni settimana. Eseguiamo tutti gli esercizi, io come le persone di 80 o 85 anni». Dall’altra parte ci sono i giovani che praticavano sport come la boxe in palestra, e che oggi si ritrovano a non poterlo fare nemmeno a casa, perché privi dell’attrezzatura. Attorno alla fontana c’erano i bambini del Nuoto Belluno, con le braccia distese a segnare la distanza, c’erano i ragazzi del rugby Belluno, quelli dell’Urban Krav e rappresentanti della Sportivamente. Si sono visti anche i consiglieri Paolo Bello del Partito Democratico, Luciano Da Pian della Lega e Francesco Pingitore. È passato anche il presidente della Provincia Roberto Padrin, perché attraversava la piazza dopo l’ennesimo vertice in Prefettura sulla situazione sanitaria.
SFORZI INUTILI
Qualcuno, pur non direttamente interessato alla nuova misura, è sceso in piazza sotto la pioggia per portare la propria solidarietà. Tra questi Andrea Bortolomei presidente di Run and Fun l’associazione che, tra le altre cose, la scorsa settimana ha organizzato la Belluno School Run. Il gruppo di sportivi si allena insieme nella corsa, esercitando l’attività all’aperto può continuare a farlo ma non tutti insieme. «In estate avevamo ripreso gli allenamenti di gruppo – spiega -, ma adesso ciascuno fa per conto proprio. Oggi siamo in piazza per solidarietà verso le palestre che a maggio si erano adeguate per essere in regola e che in questi mesi, pur di mantenere e rispettare i distanziamenti, hanno tenuto ferma parte degli attrezzi. Siamo qui per i nostri figli, che dello sport e dello stare insieme hanno bisogno».
 

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