Ulss 1 Dolomiti, il commissario Dal Ben lavorerà gratis: incarico provvisorio

Venerdì 19 Maggio 2023 di Eleonora Scarton
Ulss 1 Dolomiti, il commissario Dal Ben lavorerà gratis: incarico provvisorio

BELLUNO - Attesa da giorni, ieri è arrivata la nomina ufficiale del dottor Giuseppe Dal Ben che sarà alla guida dell'Ulss 1 Dolomiti. Con un decreto firmato dal governatore Luca Zaia, il dottor Dal Ben è stato nominato Commissario dell'azienda sanitaria bellunese: il professionista manterrà anche l'incarico di direttore generale dell'azienda ospedaliera universitaria di Padova e di fatto a Belluno lavorerà gratis.

O meglio come spiegato dal governatore come commissario «non percepirà emolumenti». E ieri il dottor Dal Ben era già operativo a Belluno: al lavoro nella sede della direzione Ulss, in via Feltre. Oggi la prima uscita ufficiale: alla ore 10 sarà al Santa Maria del Prato di Feltre per la cerimonia di rinnovo del riconoscimento ospedale amico dei bambini.


LA NOMINA
L'incarico al dottor Dal Ben durerà «fino all'attribuzione dell'incarico di direttore generale della medesima Ulss, salvo diverse determinazioni del Presidente della Giunta Regionale». Dalla Regione confermano quindi il fatto che Dal Ben sarà solo un commissario per la nostra Ulss e che manterrà quindi il suo incarico di direttore generale dell'Azienda Ospedale Università di Padova. Il Presidente della Regione Zaia e l'Assessore alla Sanità Manuela Lanzarin, nel rinnovare il cordoglio per la prematura scomparsa della direttrice generale Maria Grazia Carraro, hanno rivolto a Dal Ben gli auguri di buon lavoro, nella certezza che la sua esperienza sarà preziosa per la miglior gestione dei servizi sanitari agli assistiti bellunesi.


LE REAZIONI
Nessuna dichiarazione del neo commissario Ulss, ieri, nonostante le richieste di interviste da parte della stampa. Solo nelle prossime ore potrebbe decidere di rispondere alle domande e solo allora si potrà conoscere il suo piano per l'azienda bellunese.


LE PERPLESSITÀ
Se dalla giunta regionale rimangono convinti della scelta di affidare la sanità bellunese in mano ad un commissario, le perplessità espresse in questi giorni da esponenti politici e dal mondo delle associazioni sono innumerevoli. In primis il fatto che la sanità di montagna ha delle difficoltà importanti, soprattutto nell'ottica di reperimento di figure mediche, e serve quindi una figura che possa impegnarsi a tempo pieno per cercare di incentivare l'approdo dei professionisti. Padova, sede di lavoro del dg e Belluno, dove opera come commissario sono due realtà distanti quasi due ore di macchina e quindi diventa evidentemente difficile essere presenti in entrambe in egual modo. La sanità bellunese può reggere a tale situazione?


CONOSCERE LA MONTAGNA
Ricordiamo poi che il Bellunese ha una distribuzione territoriale e umana molto dispersiva per cui, per poterla gestire, è necessario conoscerne a fondo le dinamiche; un territorio montano è tutta un'altra cosa rispetto ad un territorio di pianura. Per questo la comunità si aspettava la nomina di una persona del bellunese o che perlomeno conoscesse le dinamiche montane, come evidenziato da più parti. Ribadendo tutti il fatto che le competenze professionali di Dal Ben non sono in discussione, la sua nomina va in tutt'altra direzione.


IL FUTURO
Il dado ora è stato tratto e la nomina è ufficiale. Il territorio quindi non può far altro che augurare al commissario buon lavoro: i nodi da affrontare sono molti. Dalla neurologia, con la soluzione pensata per tenere aperti i due reparti che ancora non convince, alla carenza di medici di base e pediatri.

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